Più di 1 italiano su 2 (54%) ha diminuito o annullato gli sprechi alimentari adottando strategie che vanno dal ritorno in cucina degli avanzi ad una maggiore attenzione alla data di scadenza, fino alla spesa a chilometri zero dal campo alla tavola con prodotti più freschi che durano di più. E’ quanto emerge da un’indagine Coldiretti/Ixe’ diffusa in occasione della prima Giornata internazionale della Consapevolezza sugli Sprechi e le Perdite Alimentari di martedì 29 settembre.
“Un segnale positivo quello della diminuzione degli sprechi – commentano Roberto Moncalvo, Presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa, Delegato Confederale - sicuramente favorito dall’emergenza Coronavirus che ha costretto a casa gli italiani tra lockdown e smart working e che ha fatto anche emergere una maggiore consapevolezza sul valore del cibo. Nonostante la maggiore attenzione il problema resta però rilevante con ogni famiglia italiana che getta nella spazzatura cibo per un valore di 4,91 euro la settimana per un totale di 6,5 miliardi. Da anni i nostri cuochi contadini insieme a Campagna Amica sono impegnati su questa tematica, offrendo ai consumatori suggerimenti su come riadattare le ricette con l’ottica proprio di non buttare via nulla. Leggere attentamente la scadenza sulle etichette, verificare quotidianamente il frigorifero dove i cibi vanno correttamente posizionati, effettuare acquisti ridotti e ripetuti nel tempo, privilegiare confezioni adeguate, scegliere frutta e verdura con il giusto grado di maturazione, preferire la spesa direttamente dai produttori che garantisce una maggiore freschezza e durata, riscoprire le ricette degli avanzi: sono alcuni degli accorgimenti necessari per non sprecare. Attraverso il progetto Educazione alla Campagna Amica – concludono Moncalvo e Rivarossa - anche nelle scuole, ai piccoli consumatori, si vuol far comprendere il grande valore del cibo e la necessità di essere attenti agli sprechi come stile di vita”.