Una delegazione serba martedì 5 settembre è stata ospite delle Aree Protette Alpi Marittime. Una tappa del viaggio studio attraverso varie località della provincia di Cuneo di una ventina di rappresentanti delle istituzioni locali, regionali e nazionali della Repubblica di Serbia per conoscere realtà innovative e che soprattutto rappresentano un esempio positivo a livello nazionale di utilizzo dei fondi europei.
L’iniziativa si svolge all’interno di PRO Plus (EU PRO Plus), programma di sviluppo locale finanziato dall'Unione Europea con l'obiettivo di migliorare la gestione dello sviluppo territoriale e promuovere la crescita economica, le infrastrutture sociali e la coesione sociale.
Ad accogliere la delegazione nella sede del Parco di Valdieri, il presidente Piermario Giordano. Il direttore Luca Gautero e i colleghi delle Aree protette Alpi Marittime hanno illustrato l’organizzazione dell’Ente, i principali progetti europei dei 42 tra quelli attuati ed in corso. Un approfondimento è stato dedicato all’istituzione e all’attività del Gruppo europeo di cooperazione territoriale (gectGECT) Parco europeo Alpi Marittime-Mercantour che ha alle spalle dieci anni di esperienza e di gestione di progettazione Interreg-Alcotra. Alle presentazioni ha fatto seguito la visita del Centro faunistico Uomini e Lupi di Entracque.
Uno dei risultati del Programma EU PRO Plus riguarda il miglioramento della pianificazione dello sviluppo locale e l'introduzione del concetto di investimento territoriale integrato (ITI).
La visita in Provincia di Cuneo è stata progettata per costruire le capacità dei territori serbi di rafforzare le competenze e le capacità strumentali in processi di sviluppo locale e nell’approccio di pianificazione strategica integrata. In questo caso, l'attenzione è rivolta alle aree urbane in cui il centro dell'area è una città di piccole o medie dimensioni, mentre il resto dei territori sono principalmente aree rurali, aree protette e importanti destinazioni turistiche. Il progetto include i territori delle città di Zaječar, Pirot e Užice e gli auto-governi locali (LSG) partner, le relative agenzie di sviluppo regionale, il Ministero dell'Integrazione Europea (MEI) e la Delegazione dell'Unione Europea in Serbia.
“L’Italia è stata proposta come esempio di buona pratica nello sviluppo delle aree rurali – spiega il prof. Loris Servillo del Politecnico di Torino che guida la delegazione - combinando diverse strategie integrate e fondi UE, valorizzazione del ricco patrimonio naturale e culturale e progetti di rigenerazione, che sono rilevanti per i territori serbi interessati. Inoltre, l'Italia farà parte dell'analisi comparativa degli Stati membri dell'UE sull'utilizzo dei fondi della Politica di Coesione (PC), un'altra attività nell'ambito dello stesso risultato. L'area e i siti proposti (Provincia di Cuneo, Piemonte) presentano un insieme di iniziative e strumenti che si sovrappongono: ITI, CLLD, misure nazionali, come la Strategia nazionale per le aree interne (SNAI) e l'iniziativa Green Community, la cooperazione tra Italia e Francia con uno specifico strumento di pianificazione integrata (PITER), comunità energetiche, aree UNESCO”.