Nella Stazione botanica alpina "Clarence Bicknell", immersa nel cuore del Parco del Marguareis, nelle immediate vicinanze del rifugio Garelli, la Centenaria è finalmente andata in fiore. Di cosa stiamo parlando? Centenaria è l'antico nome che la tradizione popolare ha attribuito alla Saxifraga florulenta, la sassifraga dell'Argentera. Il perché di questo soprannome? Lo scopriremo presto. Bella, rara e, soprattutto, inaccessibile: secondo i racconti della tradizione, i cacciatori del re, per poterla regalare alla regina, la raccoglievano a colpi di fucile.
La sua storia ha origini antiche: è infatti un paleoendemismo delle Alpi Marittime, una specie che, sopravvissuta alle glaciazioni del Quaternario, cresce oggi in un areale ristretto, pallido ricordo del più ampio territorio occupato in passato. La si può osservare mentre sbuca dalle rocce cristalline in quota, quasi come se le rompesse per vedere la luce. Il nome Saxifraga, infatti, significa letteralmente "spaccasassi" (dal latino saxum, sasso, e frango, rompo), appellativo appropriato visto il suo habitat d'elezione. In particolare, trova casa sulle rocce silicee del massiccio cristallino dell'Argentera.
Ma allora, come è arrivata nella Stazione "Bicknell", nel cuore del massiccio del Marguareis? La Stazione botanica nasce come luogo per la conservazione e lo studio delle specie d'alta quota più significative delle Alpi Liguri e Marittime e riproduce fedelmente le condizioni naturali di vita di oltre 500 varietà vegetali spontanee, di cui 93 considerate rarissime per le nostre montagne; tra queste, anche la Saxifraga florulenta. In particolare, l'esemplare in piena fioritura protagonista del nostro racconto è originario del massiccio cristallino dell'Argentera; anni fa è stato portato alla Stazione per motivi conservativi, in una aiuola dove ha trovato le condizioni ottimali e il substrato ideale (rocce silicee) per il suo sviluppo.
Nell'arduo compito della conservazione ad alta quota, alla Stazione "Bicknell" si affianca la Banca del germoplasma vegetale; situata presso la sede del Parco del Marguareis a Chiusa Pesio, custodisce e studia i semi delle piante rare o minacciate di estinzione. E anche alcuni semi della "nostra" Saxifraga florulenta sono stati raccolti, analizzati in laboratorio e quindi immagazzinati all'interno della Banca, come contributo allo studio e alla conservazione di questa entità botanica eccezionale.
Ma perché la sua fioritura è un evento tanto atteso? La Saxifraga florulenta è una specie monocarpica, ciò significa che fiorisce una volta sola e, dopo la maturazione dei frutti, muore; ma la vera peculiarità di questa specie, suggerita anche dal termine "florulenta" (e dal soprannome "Centenaria"), è che, per arrivare al tanto agognato sbocciare dei fiori, impiega dai 30 ai 75 anni.
Un evento quindi tanto meraviglioso quanto atteso con pazienza e che diventa anche un simbolo di speranza per la conservazione di questa specie a rischio, considerata Vulnerabile dall'IUCN e protetta a livello europeo, nazionale e regionale.
Nella videoclip di Incontri ravvicinatissimi, la mini serie di video e approfondimenti naturalistici dell'Ente realizzata qualche anno fa con la collaborazione del naturalista e videomaker Marco Dogliotti, è possibile osservare tutte le fasi di fioritura della Saxifraga florulenta.