La Valle Varaita, con i suoi 45 chilometri e 14 Comuni (Verzuolo, Costigliole Saluzzo, Piasco, Rossana, Isasca, Venasca, Brossasco, Valmala, Melle, Frassino, Sanpeyre, Casteldelfino, Bellino, Pontechianale) è una delle principali del Cuneese. Accanto alle sue bellezze naturali è caratterizzata da una grandissima varietà di scenari ed è nota anche per la tipica architettura alpina e per le antiche meridiane di alcune sue borgate: Bellino, Chiazale, Chianale, solo per citare le più conosciute.
Vi si trovano autentici tesori d’arte e cultura; tra questi chiese e piloni votivi, molti dei quali dedicati a un santo molto noto in questa zona, San Bernardo. Molte pitture sono state eseguite dal pittore itinerante Giors Bonetto di Paesana. È stata definita la Valle Smeraldina e uno slogan definisce la Val Varaita come “Bella d’inverno, stupenda d’estate… viva tutto l’anno”. Infatti si può spaziare dalle semplici camminate nel verde dei boschi e prati della bassa valle al regno dei 3000 metri, fino al Monviso con i suoi 3841. Offre escursioni e arrampicate impegnative in alta valle Colle dell’Agnello (2748 m.), valico per la Francia.
Da anni si lavora per il recupero e la messa in ordine della rete sentieristica. L’impegno profuso da numerose associazioni quali Comunità Montana, comuni, operatori, guide e singoli appassionati ha potuto realizzare questo progetto, nel 2013 è stato inaugurato il percorso Valle Varaita Trekking, che interessa l’intera valle. Si sviluppa in 12 tappe con salita lungo versante esposto a sud e la discesa nel versante opposto, da quota 420 metri e fino a 2017 metri, con partenza da Verzuolo e arrivo a Costigliole Saluzzo, con un dislivello totale in salita di oltre 7.850 metri. Gli itinerari di ogni tappa si prestano anche all’escursione di una singola giornata, poiché esiste una fitta rete di collegamenti segnalati che conducono ai centri di fondovalle. Di questo trekking possiamo trovare su depliant e internet informazioni ben dettagliate: partenze e arrivi delle tappe, dislivelli, tempi di percorrenza, cartine, ecc..
Si è anche creato un percorso ad anello di alta quota, più impegnativo sempre con partenza da Verzuolo e arrivo a Costigliole Saluzzo.
Mi limiterò a fare un’elenco in formato ridotto di tutte le tappe con le quote di partenza e arrivo ( ), i tempi di percorrenza e i dislivelli in salita + e discesa –
1^ tappa: Verzuolo-Isasca, (m.420-660), ore 5, dislivello +745 – 505;
2^ tappa: Isasca-Frassino, (m.660-750), ore 6, dislivello +703 – 6133;
3^ tappa: Frassino-Becetto, (m.750-1380), ore 5,30, dislivello +713 – 83;
4^ tappa: Becetto-rifugio Bagnour, (m.1380-2017), ore 6,30, dislivello +1050 – 370;
5^ tappa: Lago Bagnour-Chianale, (m.2017-1800), ore 4, dislivello +589 – 806;
6^ tappa: Chianale-Bellino, (m.1800-1480), ore 5, dislivello +676 – 996;
7^ tappa: Bellino-rifugio Meira Garneri, (m.1480-1810), ore 6, dislivello +631 – 301;
8^ tappa: rifugio Meira Garneri-Rore, (m.1810-885), ore 4,30, dislivello +236 – 1161;
9^ tappa: Rore-Melle, (m.885-684), ore 5,30, dislivello +358 – 539;
10^ tappa: Melle-Valmala, (m.684-1369), ore 3,30, dislivello +785 – 100;
11^ tappa: Valmala-Venasca, (m.1369-553), ore 3,30, dislivello +50 – 850;
12^ tappa: Venasca-costigliole Saluzzo, (m.553-460), ore 5, dislivello +997 – 609.
Quasi tutti i punti tappa sono raggiungibili con l’auto: sono ottime strutture ricettive su cui fare affidamento e presso cui informarsi sui servizi disponibili per consentire ad ognuno di gestire il proprio itinerario nel miglior dei modi e vivere la propria permanenza in modo più confortevole.