Domenica 9 giugno, in occasione della festa "Vernant que chanta", durante la mostra dei coltelli che si svolge ormai dal 2010, l’amministrazione comunale di Vernante ha voluto premiare il “Maestro di Lama” Mario Vallauri per il riconoscimento alla carriera e in quanto custode, insieme a pochi coltellinai, della maestria e
della creazione artigianale del famoso coltello “Vernantin” riconosciuto in ambito mondiale.
La sintetica biografia di Mario a firma del giornalista Aldo Papa, ricercatore storico della produzione artigianale dei coltelli delle Valli Occitane e grande conoscitore del Vernantin, accompagnata da una targa, è stata consegnata a Mario in presenza del Maestro Vittorio Caraglio che nell’anno scolastico 1982-1983, insieme ai suoi studenti, portò alla stampa un libro sulla produzione del Coltello di Vernante. Erano presenti anche alcuni coltellinai che del Vernantin hanno fatto la storia, alcuni dei quali ancora in attività: Giovanni Dalmasso (Fossio), Antonio Giordano, Dario Barberis e Manuel Marchesi.
Il sindaco Gianpiero Dalmasso ha ringraziato inoltre chi nel 2010 organizzò per la prima volta la mostra del coltello, Danilo Dalmasso (Pelè) e il coltellinaio Gianni Mondino , non di origine vernantina, ma che ne detiene il marchio e un grande attaccamento alla comunità di Vernante. L’amministrazione comunale crede nella possibilità di dare nuovamente lustro al “Vernantin”: nell’anno 2020 aveva ottenuto il finanziamento dalla Fondazione CRC per lo sviluppo di un corso di formazione per la produzione del coltello, che doveva essere tenuto proprio da Mario, poi il Covid non ne ha consentito la frequenza in presenza e si sono dirottati i fondi per la creazione del Museo del Vernantin e alcuni video sulle varie fasi di realizzazione del coltello.
Confidando nella reale possibilità per il Comune di riappropriarsi del marchio, l’amministrazione si sta ora muovendo per destinare una borsa studio-lavoro per chi decidesse di iniziare l’attività di produttore artigiano del coltello “Vernantin”.