Sono attesi in serata all'ospedale Infantile Regina Margherita di Torino un adolescente di 17 anni ed un bambino di 3 anni provenienti da Gaza. L’Ospedale Italiano Umberto I de Il Cairo ha garantito la loro assistenza prima del trasporto che è avvenuto per via aerea nel pomeriggio di oggi, 8 agosto.
Il trasferimento dei pazienti e dei loro accompagnatori è stato effettuato dall'Aeroporto Militare di Bologna a Torino da personale sanitario della Regione Piemonte, individuato dalla Centrale Operativa 118 di Torino, da personale volontario della Protezione Civile regionale e da personale della Croce Rossa Italiana. Questi pazienti, accompagnati dalle loro famiglie, saranno accolti con grande solidarietà e speranza, grazie all'impegno congiunto delle autorità nazionali e regionali e delle organizzazioni umanitarie.
“Avevamo dato da subito al governo e alla comunità internazionale la disponibilità ad accogliere malati e in particolare bambini negli ospedali del Piemonte per poter offrire loro cure adeguate e la rete territoriale di assistenza e supporto che il nostro territorio è in grado di offrire. Il Piemonte, ancora una volta, si dimostra in prima linea nella solidarietà e nella capacità di mettere a disposizione dei malati l'eccellenza del suo sistema di accoglienza e di cura. Siamo orgogliosi di offrire il nostro piccolo contributo umanitario insieme ad altre regioni italiane per tentare di alleviare le sofferenze del popolo palestinese allontanando gli orrori della guerra da questi piccoli” dichiarano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, gli assessori alla Sanità Federico Riboldi e alle Cooperazione internazionale, Maurizio Marrone.
Il primo paziente, di 17 anni, presenta un tumore a carico delle ossa del bacino, mentre il secondo, un bambino di 3 anni, è affetto da una grave cardiopatia. Saranno ricoverati rispettivamente presso il reparto di Oncoematologia Pediatrica (diretto dalla professoressa Franca Fagioli) e presso il reparto di Cardiochirurgia pediatrica (diretto dal dottor Carlo Napoleone Pace). Ad assisterli ci saranno le madri e per uno di loro 3 fratelli per i quali è già stata predisposta una sistemazione adeguata, dal momento che non possono ovviamente vivere in ospedale ma devono restare vicino ai loro bambini.
L'Associazione UGI (Unione Genitori Italiani) Odv, da sempre impegnata nel sostegno alle famiglie dei pazienti oncologici in difficoltà, ha attivato una rete di supporto per garantire ai pazienti ed ai loro familiari tutta l'assistenza necessaria durante la loro permanenza in Italia. I volontari sono già al lavoro per offrire un aiuto concreto ed un conforto emotivo in questo delicato momento. Per facilitare la comunicazione e garantire un'adeguata comprensione delle esigenze di tutti, sono già stati attivati servizi di mediazione culturale con mediatori linguistici. “Questo permetterà alle famiglie di esprimere chiaramente i propri bisogni e di comprendere le informazioni mediche cruciali fornite dal personale sanitario. Per questi pazienti e per le loro famiglie, quella di oggi è stata la giornata della ‘presa in carico globale’, per iniziare a curare non solo le ferite delle loro malattie, ma anche quelle della guerra” dichiara la professoressa Franca Fagioli (Direttore del Dipartimento Patologia e Cura del Bambino ospedale Regina Margherita).