ARGENTERA - Young Ranger italiani e francesi al Col de Larche

Uno scambio transfrontaliero tra ragazze e ragazzi francesi e italiani coinvolti nel programma

foto A. Barabino

19/07/2023 14:02

Lunedì e martedì 10-11 luglio si è svolto al Col de Larche/Colle della Maddalena uno scambio transfrontaliero tra ragazze e ragazzi francesi e italiani coinvolti nel programma Young Ranger. Un’iniziativa dedicata ai più giovani promossa nell’ambito del progetto LIFE WOLFALPS EU per approfondire in modo coinvolgente, sul campo, le conoscenze sul lupo e sull’ambiente dei Parchi che aderiscono al programma. Un’iniziativa importante perché si protegge solo quel che si conosce e la coesistenza con i grandi carnivori ha una chance solo se la consapevolezza riesce a prevalere sulla paura. L’iniziativa si è inserita inoltre nell’ambito dell’iniziativa di Alparc “Youth at the Top - Giovani in vetta”, cui le Aree Protette Alpi Marittime prendono parte ogni anno. Hanno partecipato alla due giorni dieci Junior Ranger delle Aree Protette Alpi Marittime e 10 ragazze e ragazzi provenienti dalla Valle dell'Ubaye.
 
Due giornate intense per esplorare la natura delle Aree Protette delle Alpi Marittime (che nella zona del Col de Larche tutela la Zona di Protezione Speciale “Alte valli Stura e Maira”) e del Parc National du Mercantour. Accompagnati da Renaud Thery, guida del Parco del Mercantour, dai responsabili dei due Parchi e da Silvia e Ines, rispettivamente del Servizio Civile italiano e francese, ragazze e ragazzi hanno imparato a conoscersi e a scambiare le proprie esperienze al di là dell’ostacolo linguistico e delle differenze d’età.
 
Da dove arrivano i lupi che vivono oggi sulle Alpi francesi e italiane? Come sono gestiti in Italia e in Francia? Cosa vuol dire fare allevamento in alpeggio per i pastori italiani e francesi? Ne abbiamo discusso lungo il cammino, tra un lago alpino e un gregge di pecore (con qualche capra, secondo la tradizione provenzale) incontrato lungo il sentiero.
 
Il primo giorno il gruppo è salito ai Laghi di Roburent, sul versante italiano, osservando le tracce dell’ultima guerra (bunker, fortini, mulattiere) e apprezzando per questo ancora di più la pace lungo il cammino.
 
Accolti dall’ospitale Rifugio della Pace, dopo cena abbiamo osservato il cielo stellato, minacciato dall’inquinamento luminoso della pianura ma ancora relativamente integro, e abbiamo costruito con le pietre un albero che simboleggia la connessione tra terra e cielo, fra umano e non umano e l’interazione fra gli elementi. Un momento molto suggestivo, dove l'entusiasmo nella costruzione e la meraviglia per quanto realizzato hanno coinvolto tutto il gruppo. Il secondo giorno abbiamo esplorato il magnifico Vallone del Lauzanier, nel cuore del Parc National del Mercantour, fino al lago omonimo.
 
L’esperienza è stata documentata dal videomaker Gabriele Canu, che ha seguito il gruppo in tutte le sue avventure diurne e notturne e diventerà un piccolo racconto per immagini e parole di due giornate all’insegna dell’amicizia, della scoperta della natura e della difficoltà e necessità di dare una chance alla coesistenza.

c.s.

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