CUNEO - Zio Paperone è stato a Cuneo e ha scoperto lo spirito alpino

Gli autori del Topolino “cuneese” hanno incontrato grandi e piccini al Festival dei Luoghi Comuni, parlando del loro amore per la città: “Qui ci siamo sentiti a casa”

Andrea Cascioli 13/10/2024 13:00

La prima cosa da dire, se non lo avete già fatto, è: correte in edicola. Ma armatevi di santa pazienza, perché sembra che l’ultimo numero di Topolino, uscito mercoledì scorso, stia andando letteralmente a ruba a Cuneo e dintorni. Nonostante ben 4.200 copie siano state distribuite a bambini e ragazzi delle scuole.
 
C’è una ragione precisa, sia chiaro. Riguarda la storia “Zio Paperone, le GM e lo spirito alpino”, pubblicata a pagina 57: lo sfondo - sorpresa - è Cuneo. E non è uno scherzo. Lo spiega ai piccoli lettori Alessandro Sisti, sceneggiatore delle strisce che Simona Capovilla ha disegnato nell’anno di Cuneo capitale alpina: “Paperone è stato davvero qui. Magari non l’avete visto perché eravate a scuola”. Insieme a lui c’erano le Giovani Marmotte: “Avevo già in mente di fare una capatina da queste parti, Qui!” dice il papero miliardario a uno dei nipoti, che lo ringrazia per averli accompagnati a Cuneo.
 
Di pagina in pagina lo vediamo affacciarsi sul lungogesso, addentrarsi nel Parco Fluviale e poi percorrere piazza Galimberti e i portici di via Roma, fino alla Torre Civica. Gli scorci di una nota pasticceria (nel fumetto si chiama “Airone”) e altri dettagli inconfondibili accompagnano i paperi e i lettori, conquistati gli uni e - si spera - anche gli altri dalle bellezze della città: “Mi ricorda le città del Klondike, circondate dai boschi!” dice Paperone alle Giovani Marmotte locali, poco prima di prendere l’ascensore inclinato in modo… creativo. Due parole sulla storia, senza svelare troppo: mentre a Cuneo è in corso un raduno delle Giovani Marmotte, Paperone e Rockerduck sono alla ricerca del misterioso signor Dumont, un miliardario che pare voglia costruire “il più colossale gigacomplesso alpino al mondo”. Entrambi però scopriranno che il vero spirito alpino è fatto di rispetto dell’ambiente e di turismo consapevole. Oltre a scoprire i marroni, beninteso.
 
Sabato gli autori del Topolino “cuneese”, insieme alla coordinatrice editoriale Serena Colombo e allo sceneggiatore e disegnatore Blasco Pisapia, hanno incontrato grandi e piccini al Festival dei Luoghi Comuni, in uno Spazio Varco da tutto esaurito: qualche bimbo si è dovuto sedere a terra, proprio davanti al palco. “Grazie per l’attenzione che avete avuto nel raccontare la città di Cuneo, consentendo a noi di riconoscerci nei vari luoghi” ha detto agli ospiti l’assessore dalla Metromontagna Sara Tomatis. “Per noi - spiega Sisti - è stato un ‘gemellaggio’ ideale con Cuneo: anche per quello che avevamo potuto vedere della città, ci siamo resi conto che esisteva già un materiale”.
 
Eh, già. Perché gli autori disneyani ormai hanno una lunga frequentazione con la città tra Gesso e Stura. Merito del Festival dei Luoghi Comuni, che da tre anni li ospita: “Ci siamo sentiti ‘a casa’ per tre giorni ed è stato un peccato andarcene: si vedrà questo affetto anche nelle tavole” confida la disegnatrice. E lo sceneggiatore aggiunge: “Credo sia un piacere per chi è di Cuneo vedere Paperone che attraversa di corsa piazza Galimberti, ma chi lo legge a Bologna o Palermo può trovarlo anche interessante per una visita”. Blasco Pisapia ha seguito i laboratori didattici (“per noi un momento di grande restituzione, guardare negli occhi i nostri lettori ci ripaga di tutto l’impegno che ci mettiamo”) e conferma i giudizi dei colleghi: “Abbiamo trovato un modo di vivere la città che fa parte della tradizione italiana e che viene riconosciuto nel mondo come una peculiarità delle nostre comunità”. Anche la coordinatrice Colombo ammette che l’interesse riscontrato ha contribuito all’idea di portare i paperi in terra subalpina: “L’accoglienza di Cuneo ci aveva fatto capire che c’è un grande affetto per Topolino e per le storie a fumetti”.
 
Ci è voluto un anno, perché i fumetti sono una cosa seria. E lo sono ancora di più in quel “piccolo miracolo editoriale” che è Topolino: “A Milano - ricorda Colombo - produciamo il 75% delle ‘storie di topi e paperi’ pubblicate in tutto il mondo: anche in Francia o in Brasile potreste trovare la storia di Cuneo”. La testata da sempre unisce l’intrattenimento all’informazione, con un taglio accessibile ai bambini: “Abbiamo raccontato la realtà del territorio con qualche informazione più ‘giornalistica’ sugli animali selvatici e sulla Fiera del Marrone, un appuntamento caratteristico”. Una sorta di “risarcimento” morale, visto che un precedente - forse qualcuno se lo ricorda - c’era già: è quella storia del 2008 in cui Paperino e Paperoga si ritrovavano in un cinema a guardare “film rattristanti non stop”, tra cui un funesto “Vacanze a Cuneo”. Ne nacque una sorta di caso diplomatico, con tanto di interpellanze in Regione e scusa del malcapitato autore.
 
Tutto dimenticato, ora che il “gruppo vacanze” disneyano ha potuto conoscere davvero la città. Forse, dice Sisti, qualche bambino in un’altra parte d’Italia sentirà parlare di Cuneo e dirà: “La conosco, c’è stato Paperone!”. La promozione turistica attraverso le nuvole parlanti funziona: a Topolino lo sanno e di quando in quando inviano i loro protagonisti in viaggio nella penisola. È successo lo scorso anno sulla via Appia, succederà di nuovo a breve. Nessuna anticipazione, perché la storia è “top secret”: possiamo dirvi che c’entra la musica lirica e che la disegnerà Simona Capovilla, appassionata del genere. Nel frattempo, turisti in ascolto, sappiatelo: le “vacanze a Cuneo” non sono affatto terribili. Parola di Topolino.

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