C’è già un riconoscimento per Francesca Bergesio, la 19enne di Cervere che rappresenta il Piemonte (e la Granda) nell’ottantaquattresima edizione di Miss Italia.
Alla giovane Miss Piemonte è stata assegnata la fascia di Miss Guida Sicura nel Palazzo dei congressi di Salsomaggiore Terme, storica sede del concorso di bellezza che torna ad ospitarlo dopo tredici anni. Si tratta di uno dei titoli satelliti della manifestazione, pensato per premiare la competenza delle aspiranti miss. Francesca, infatti, ha consegnato per prima la prova scritta ideata dalla Polizia di Stato, dando risposte corrette a tutte le 32 domande del test.
Sono quaranta le ragazze che si misureranno a partire dalle ore 17: il verdetto della giuria dovrebbe arrivare intorno alle 20,15 e sarà trasmesso anche su Rainews 24. Quest’anno si è pensato di collegare ancor più le aspiranti miss al loro territorio: ognuna di loro, infatti, si presenterà al pubblico sullo sfondo di una “cartolina italiana”. Terminata l’esibizione di portamento, potrà scegliere se cimentarsi con un modo di dire dialettale, un aforisma, un piccolo brano o il verso di una poesia che rappresenti la sua terra.
Dopo la prima votazione le concorrenti scenderanno a venti, una per regione. Alle miss rimaste in gara verrà chiesto di raccontare in un videoclip promozionale un luogo caratteristico della propria regione. Nella selezione successiva, cui approderanno in dieci, a fare la differenza sarà il talento, rappresentato da una prova di abilità o da un breve spettacolo della durata massima di un minuto. Sullo stile dei “talent show”, le ragazze dovranno impressionare i giurati con la loro originalità.
All’ultima gara approderanno solo in tre: le finaliste dovranno raccontarsi in un talk dedicato a tematiche di attualità, mostrando quanto hanno appreso durante la special academy di formazione che il concorso ha preparato per loro nei giorni precedenti. La cerverese ha già un suo asso nella manica: si tratta di un monologo di Anna Steri contro la violenza sulle donne, da lei studiato e reinterpretato.