Complice il bel tempo e, sicuramente anche la nuova “location”, sono stati oltre 10.000 i visitatori che il 10, 11 e 12 novembre hanno affollato la 43esima Mostra Nazionale della Razza Piemontese, svoltasi quest’anno, dopo innumerevoli edizioni cuneesi, a Fossano. Oltre 100 i soggetti in mostra, condotti da oltre 20 allevatori, provenienti da Piemonte e Lombardia.
Dice il sindaco di Fossano Dario Tallone: “Accanto alla Mostra sono stati importanti anche gli eventi collaterali, primo fra tutti il convegno “La carne di Razza Piemontese per la Tavola e per la Salute”, condotto magistralmente da Edoardo Raspelli, che ha visto intervenire ospiti di rilievo come il nutrizionista Gabriele Bossa, il dottor Sergio Capaldo e lo chef Beppe Cravero, ciascuno impegnato a presentare la carne della Piemontese da uno specifico punto di vista: quello salutistico, quello della sostenibilità ambientale e quello culinario. Dice Giacomo Pellegrino, vicesindaco di Fossano: “In tempi difficili per la carne, la Razza Piemontese non deve segnare il passo, la Mostra Nazionale è un momento importante per presentare al pubblico specializzato, ma anche al consumatore, la qualità della nostra produzione”.
Oggi la presentazione di un animale alla Nazionale prevede infinite cure e attenzioni: in primo luogo è necessaria un’ottima forma fisica, poi gli animali devono essere addestrati a passeggiare tranquillamente alla capezza, in modo da ben figurare sul ring, inoltre devono essere “toelettati” con cura e c’è chi, per questo, utilizza addirittura del talco profumato. Tutto ciò ha esaltato ulteriormente l’altissima qualità degli animali in concorso. Dice il presidente Anaborapi Andrea Rabino: “Per gli allevatori, sempre più impegnati nelle attività delle imprese agricole, compresi i sempre maggiori carichi burocratici, portare dei soggetti in mostra rappresenta un impegno notevolissimo, in nessun modo ripagato dagli esigui premi, ma soltanto dalla soddisfazione di aver partecipato alla rassegna, riportando magari soltanto il primo premio in una determinata categoria”.
Di fronte ad animali tutti di assoluto livello, i giudici Livio Rigazio, Franco Serra e Gianfrancesco Racca hanno faticato non poco per assegnare i titoli del toro più prestante e delle bovine dalle forme più armoniose. Alla fine, al cospetto del pubblico delle grandi occasioni, fra i giovani torelli ha vinto Giro di Marco Vignolo di Morozzo, che ha superato Garko di Giovanni Dalmasso di Crissolo. Fra le manze l’ha spuntata Grazia, presentata dai Fratelli Giordano di Cuneo, che ha battuto sul filo di lana Granda di Guido Rattalino di Chieri. Campione assoluto della mostra è stato Bigbeng sempre di Giovanni Dalmasso, che ha sconfitto Ercole, presentato da Giovanni Rinaudo di Fossano. Fra le vacche si è imposta campionessa assoluta Zambia, orgoglio della Società agricola Delsoglio di Fossano. Campionessa di Riserva è stata proclamata Biscia dei Fratelli Giordano. Il Trofeo Amedeo Damiano, che premia l’allevatore i cui animali si sono piazzati meglio nelle varie classifiche è stato aggiudicato a Giovanni Dalmasso di Crissolo.
Sabato mattina, si sono svolte la gara di valutazione morfologica e la gara di battuta al coltello riservate rispettivamente agli studenti delle scuole agrarie ed agli studenti degli istituti alberghieri. Va rilevato che, fra gli animali presenti alla Rassegna, il denominatore comune è stato quello di discendere quasi tutti dai tori selezionati di fecondazione artificiale. I risultati di questa mostra evidenziano come il lavoro di selezione condotto dall’Anaborapi abbia valorizzato profondamente la razza, non soltanto dal punto di vista morfologico, ma sopratutto sotto l’aspetto genetico.
I visitatori che hanno affollato la manifestazione sono stati accolti da una collezione di fotografie a colori e in bianco e nero che, come soggetto principale, hanno avuto i bovini di Razza Piemontese. Si tratta dell’esposizione delle opere dei partecipanti al concorso “La mia Piemontese” giunto alla 22esima edizione. Vi hanno partecipato fotografi dilettanti e professionisti. Accanto alle foto ha fatto bella mostra l’esposizione dei tradizionali campanacci da alpeggio anche questi valutati da una giuria “specializzata” composta da margari.
Conclude Dario Tallone: “Il successo di questa prima edizione fossanese ci spinge a far ancora di più per il prossimo anno ed a far diventare Fossano una vera e propria capitale della carne di qualità!”.