FOSSANO - Silvio Monasterolo è stato confermato presidente della zona di Fossano di Cia Agricoltori Italiani Cuneo

Conduce un’azienda in frazione Tagliata nella quale coltiva frutta e ortaggi, tra cui, sui terreni localizzati nel confinante Comune di Cervere, il “celebre” porro

16/12/2021 12:23

Silvio Monasterolo è stato confermato, fino al 2025, presidente della Cia Agricoltori Italiani di Cuneo della zona di Fossano. Lo era già dal 2017. Ad eleggerlo, per alzata di mano, è stata l’assemblea degli iscritti convocata, mercoledì 15 dicembre, nella Sala congressi dell’Hotel Dama. Farà anche parte del Consiglio esecutivo e del Consiglio direttivo provinciale. Durante lo stesso incontro sono stati decisi i componenti del Comitato di zona e i delegati all’assemblea provinciale prevista sabato 15 gennaio, a partire dalle 10, nella Sala polivalente del Castello degli Acaja a Fossano. Alla riunione erano presenti il direttore provinciale Cia Cuneo, Igor Varrone, i vicedirettori, Filomena Sammarco, Daniela Destefanis, Silvio Chionetti, e il responsabile tecnico della zona di Fossano, Giovanni Cordero.
 
“La Sala è piena - ha detto Varrone - e questo mi fa molto piacere. Vuol dire che un passo dopo l’altro stiamo crescendo. Ringrazio tutti i dipendenti per l’impegno messo in campo. Davanti a noi ci aspettano anni non facili per l’agricoltura: lo sforzo degli uffici dovrà essere ancora maggiore per migliorare le prestazioni offerte. Perché la Cia è un’organizzazione di voi agricoltori e noi dobbiamo dare risposte alle vostre richieste e alle vostre esigenze”. Poi, Cordero ha sottolineato i cambiamenti importanti verso i quali sta andando il mondo rurale e ribadito la necessità, proprio per questo motivo, di essere vicino e di aiutare gli imprenditori del comparto. Quindi, il tecnico Maurizio Ribotta ha illustrato i nuovi sportelli di assistenza tecnica dedicati all’apicoltura e alla castanicoltura. Affermando: “L’obiettivo è di offrire un servizio più specialistico e di alto livello tecnico per accompagnare, nel percorso di produzione, le aziende che si occupano di questi settori”.
 
Infine, il vicedirettore e responsabile dell’area tecnica, Silvio Chionetti, ha illustrato le ultime novità sulla Politica Agricola Comune (Pac) e gli obiettivi del Programma di Sviluppo Rurale (Psr). Ricordando che “il 35% del bilancio dell’Unione Europea è riservato all’agricoltura. Di conseguenza, la stessa Unione chiede al mondo rurale di restituire queste risorse economiche in termini di tutela dell’ambiente e di qualità dei prodotti destinati ai consumatori. Nel concreto, i contributi non devono diventare delle speculazioni”.
 
La parola a Monasterolo
 
Silvo Monasterolo, 50 anni, diploma di Scuola Media, ha sempre lavorato con l’azienda agricola di famiglia nel Comune di Cervere. Poi, a inizio Anni Novanta, quando il padre ha lasciato l’esistenza terrena, ne è diventato titolare. Continuando ad occuparsi, come il genitore, di verdure e di un piccolo allevamento di bovini di Razza Piemontese. Dopo, con il passare del tempo, ha chiuso l’attività dedicata agli animali, coltivando frutta e, soprattutto, ortaggi. In particolare, il “famoso” porro. Nove anni fa ha spostato la sede dell’impresa nella vicina frazione Tagliata di Fossano. Adesso smercia le produzioni direttamente all’interno del punto vendita aziendale e nei mercati della zona.
 
Con Monasterolo tracciamo un bilancio dei quattro anni passati da presidente della zona di Fossano. Dice: “Lo ritengo positivo. Siamo riusciti a creare una
buona squadra. E’ cresciuto il rapporto di fiducia tra gli associati e la Cia. C’è sempre stata molta disponibilità degli uffici a risolvere i problemi e a dare consigli agli imprenditori”. Quali sono gli obiettivi del prossimo mandato? “Migliorare ancora il servizio offerto agli iscritti. Adesso l’agricoltura vive anche grazie agli incentivi europei. Per ottenerli bisogna affrontare sempre di più le richieste burocratiche. I nostri tecnici devono essere pronti a dare risposte veloci. Ma gli imprenditori del settore, da parte loro, devono capire che il futuro del comparto è nella qualità e non nella quantità delle produzioni”.

c.s.

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