Un gesto generoso per riparare alle tante, troppe azioni incivili che deturpano i nostri paesi, non risparmiando neanche i luoghi più cari alla memoria delle comunità. Un gesto che ha “fatto notizia”, quello dell’imprenditore di origini albanesi Doriano Gjoka, solo perché il sindaco di Trinità Ernesta Zucco ha voluto ringraziarlo pubblicamente per il bene fatto in silenzio e senza chiedere nulla in cambio.

 

Era lo scorso ottobre quando l’amministrazione comunale trinitese aveva denunciato un atto di vandalismo ai danni della cappella della Madonnina. Qui la vigliaccheria delle solite mani ignote aveva tracciato con lo spray una serie di segni senza senso e scritte sacrileghe, imputabili senz’altro alla noia e all’idiozia di qualcuno piuttosto che a qualche improbabile “satanista” di provincia. Si trattava peraltro dell’ultimo gesto di una serie vergognosa che comprendeva la rottura dei lampioni al parco Allea, l’imbrattamento dei parchi giochi e perfino il vilipendio ad alcune tombe di bambini nel cimitero. Nel caso specifico, a far rabbia era soprattutto il fatto che la cappella ottocentesca, al bivio tra via Levata e via dei Molini, fosse stata appena rimessa a nuovo dagli abitanti del rione, che non hanno mai smesso di tenerla aperta e adornata.

 

“In questi giorni - ha scritto il sindaco sulla pagina Facebook del Comune - la ditta Doriano Decori ha eseguito il rifacimento totale della tinteggiatura a costo zero per la nostra comunità e per il rione della Madonnina. I massari volevano chiedere un preventivo per la pulizia ma ecco che improvvisamente si presenta Doriano ed offre gratuitamente il materiale e la manodopera. È stata una piacevole sorpresa accolta con moltissima gratitudine dal quartiere e da tutta Trinità”.

 

Per la gioia di tutta la popolazione trinitese - e in special modo di quella del rione Madonnina - la chiesa ha così riacquistato la sua bellezza originaria, grazie alla lezione di civiltà impartita ai vandali da un concittadino venuto da lontano. “Le opere buone superano di gran lunga quelle brutte e danno impulso a fare sempre meglio” conclude Ernesta Zucco, ringraziando il decoratore a nome dell’amministrazione.