Se la rassegna zootecnica, riservata esclusivamente a bovini di razza piemontese, rappresenta l’evento centrale della Fiera Nazionale del Bue Grasso - che quest’anno si moltiplica con quattro appuntamenti, da giovedì 12 dicembre a domenica 15 dicembre, che resta la giornata più importante della rassegna - molti gli appuntamenti collaterali per i quali c’è una grande attesa.
Tra questi la serata di consegna dell’ambìto riconoscimento del “Bue d’oro”, che si terrà presso il teatro Vacchetti, venerdì 13 dicembre alle ore 21. Il premio è stato istituito dall’Amministrazione comunale nel 2000 e viene conferito a figure del mondo culturale, sportivo o politico che si sono distinti nelle rispettive attività. Per l’edizione numero diciannove, il “Bue d’oro” raddoppia e saranno due le persone meritevoli che riceveranno la targa durante la cerimonia organizzata dal Comune di Carrù: il ministro per la Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone e il colonnello del Ruolo d’Onore Carlo Calcagni.
“Per l’edizione 2019, il Comune di Carrù ha deciso di moltiplicare gli eventi più importanti organizzando quattro giorni di rassegna zootecnica, per dare ancora maggior possibilità a tutti gli operatori di settore di usufruire di questa importante ed unica vetrina legata alla Razza Piemontese - spiega il sindaco di Carrù, Stefania Ieriti -. E quest’anno l’Amministrazione ha anche deciso di raddoppiare il Bue d’Oro, con la consegna del riconoscimento non a una, ma a ben due personalità che, in ambiti diversi, si prestano ad essere servitori dello Stato. "Il colonnello Calcagni ci racconterà la sua incredibile storia, mentre il ministro Dadone, che tra l’altro è una cittadina di Carrù, ci racconterà la sua esperienza politica. È un onore per Carrù poter aggiungere questi due nomi all’albo del Bue d’Oro insieme alle altre personalità alle quali in questi anni è andato il riconoscimento”. L’incontro con i due premiati si svolgerà nell’ambito del convegno dal titolo : “Le sfide di oggi per un domani migliore. Vietato arrendersi”. La serata si concluderà con la consegna della Costituzione ai ragazzi - cittadini dei comuni di Clavesana, Piozzo, Bastia Mondovì, Magliano Alpi e, naturalmente Carrù -, che quest’anno sono diventati maggiorenni.
La biografia di Fabiana Dadone
Padre ferroviere, madre insegnante, laureata in giurisprudenza, Fabiana Dadone è residente a Carrù e ha svolto la pratica forense a Ceva. Impegnata sia nel volontariato (nella Giovanni XIII, la comunità di don Benzi) sia nelle battaglie degli albori del Movimento 5 stelle in provincia di Cuneo, suo è il ricorso al TAR che obbligò la giunta comunale di Mondovì ad osservare il principio della parità di genere nella sua composizione.
In vista delle elezioni politiche del 2013 vince le “Parlamentarie” del Movimento 5 Stelle nella circoscrizione Piemonte 2 e viene eletta deputata della XVII legislatura della Repubblica Italiana in quella stessa circoscrizione, Vince per la seconda volta le "Parlamentarie" del 5 stelle e alle elezioni politiche del 4 marzo 2018 viene rieletta in Parlamento. Resta componente della I Commissione (Affari Costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni), della Giunta per le Elezioni e dal 6 luglio diviene membro del Comitato per la Legislazione della Camera dei deputati dove le viene assegnata la Presidenza.
Il 16 settembre 2018 Il Blog delle Stelle annuncia che Dadone sarà il nuovo referente di Rousseau. Il 25 giugno 2019, dopo essere stata scelta da Luigi Di Maio, viene votata dalla base degli iscritti per divenire Probiviro. Si tratta di un collegio di 3 persone stimate, incaricato di esprimere pareri autorevoli e di risolvere divergenze all'interno del Movimento. Il 4 settembre 2019 viene designata quale Ministro per la Pubblica Amministrazione dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
La biografia di Carlo Calcagni
Il Colonnello del Ruolo d'Onore Carlo Calcagni, nato il 30 ottobre 1968, si arruola nell’Esercito l'8 gennaio 1988. Una carriera brillante, che lo porta anche in missione in Turchia e successivamente in Albania, nel 1996 viene inviato in missione internazionale di pace in Bosnia-Erzegovina a Sarajevo in qualità di pilota, l’unico del
primo contingente Italiano. Ha sempre praticato attività sportiva agonistica, fregiandosi di 15 titoli di campione Italiano di ciclismo su strada e facendo sempre ben figurare l’Esercito che puntualmente ha rappresentato nei Campionati Nazionali Interforze che vincerà ogni anno di partecipazione, tanto da essere premiato nel 2001 dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, in una cerimonia solenne svoltasi a Roma, come “migliore atleta dell’Esercito Italiano”.
Purtroppo nel 2002, ricoveratosi per accertamenti, scopre di essere gravemente malato ed inizia un lungo e sofferto calvario, ma che lo vede sempre pieno di una grande ed inesauribile forza d’animo, che mai lo ha abbandonato. Nel 2005 ottiene il riconoscimento della malattia dipendente da causa di servizio; causa la grave patologia, successivamente e a domanda, nel marzo del 2006, viene trasferito presso la Scuola di Cavalleria di Lecce. Le sue patologie, gravemente invalidanti, vengono riconosciute dipendenti da causa di servizio il 30 ottobre 2007 dalla C.M.O. di Taranto ed ascritte alla Prima categoria della tabella A nella misura massima a vita.
Il Comitato di Verifica per le cause di servizio conferma il riconoscimento della causa di servizio specificando che trattasi di invalidità permanente riportata “per le particolari condizioni ambientali ed operative di missione fuori area”, decretando anche il riconoscimento dello status di Vittima del Dovere. Il 19 marzo 2009 il Ministero della Difesa dispone che il Col. Calcagni venga iscritto nel Ruolo d’Onore. Nel 2010 Carlo Calcagni inizia un percorso di cura presso un centro altamente specializzato nella cura di patologie come l’Mcs, una malattia caratterizzata da un’elevata sensibilità a tutto ciò che è chimico riconosciuta a livello internazionale.
Le terapie cominciano a dare i loro effetti e così Carlo si riavvicina allo sport. In sella alla bicicletta il Colonnello in passato aveva già tenuto alto il nome dell’Italia ottenendo circa 300 vittorie nel ciclismo su strada in occasione di varie competizioni riservate ai militari. Una passione che la malattia non è riuscita a spezzare ma anzi ha rafforzato, trasformandola in una motivazione per reagire, per vivere. Sempre nel 2010 entra a far parte del corpo degli atleti paralimpici. Inizialmente la prima classificazione gli consente di correre su bici normale ma qualche mese dopo, a causa delle problematiche relative alle patologie neurologiche, viene
inserito nella categoria del triciclo. Il suo debutto nel mondo paralimpico è in occasione della Coppa del Mondo di Maniago e vince l’oro sia nella gara in linea che nella crono battendo tutti i più forti atleti del mondo. “Posso farcela”, è questo che ricomincia a pensare. “Posso far vedere a tutti quanto valgo, di che stoffa sono fatto. Posso essere un esempio, uno stimolo, un simbolo di coraggio e di rispetto per la vita, che nonostante tutte le difficoltà che mi ha presentato è un dono meraviglioso che io voglio vivere appieno”.
Elenco insigniti con il Bue d’Oro:
1° anno 2000 Enzo GHIGO, Presidente Regione Piemonte
2° anno 2001 Luca FERRUA, giornalista
3° anno 2002 Gianni SCARPACE, giornalista
4° anno 2003 Giovanni QUAGLIA, Presidente Provincia Cuneo
5° anno 2004 Gianni VERCELLOTTI, Presidente A.T.L. Cuneo
6° anno 2005 Carlo PETRINI, Presidente Slow Food
7° anno 2006 Ermanno LINGUA, Presidente Banca Alpi Marittime
8° anno 2007 Mercedes BRESSO, Presidente Regione Piemonte
9° anno 2008 Giovanni COMINO, Direttore Servizio Veterinario Mondovì
10° anno 2009 Raffaele SASSO, giornalista
11° anno 2010 Giorgio PELLEGRINO, funzionario comunale
12° anno 2011 Mauro LUBATTI, Prefetto di Pistoia
13° anno 2012 Enrica RODDOLO, giornalista
14° anno 2013 Ferruccio DARDANELLO, Presidente C.C.I.A.A. Cuneo
15° anno 2014 Paolo BONGIOANNI, direttore A.T.L. Cuneo
16° anno 2015 Alessandro BORGHESE, cuoco e conduttore televisivo
17° anno 2016 Stephan LICHTSTEINER, calciatore Juventus F.C.
18° anno 2017 don Luigi CIOTTI, sacerdote, Presidente Ass. Libera
19° anno 2018 Gessica NOTARO, testimonial contro la violenza di genere