DOGLIANI - Andrea Icardi racconta le Langhe dei bacialé nel film “Onde di terra”

L’ultima opera del regista al Multilanghe di Dogliani. È la storia di Fulvia, che lascia la Calabria per un matrimonio combinato, ma saprà fare una scelta di coraggio

16/10/2024 12:16

Anni ’70, le Langhe, le questioni sociali, la pallapugno, pagine di letteratura, amori e solitudini: una storia commovente e coinvolgente dalle spiagge della Calabria alle onde delle colline piemontesi. Onde di terra, l’ultimo film di Andrea Icardi, promettente regista piemontese, prodotto dalla Siscom di Cervere, approderà dal 18 al 21 ottobre, al cinema Multilanghe di Dogliani.
 
L’opera, indipendente per produzione e autenticità narrativa, attraverso un intreccio di vicende umane e sociali, trasporta lo spettatore negli anni '70 tra le colline piemontesi e le spiagge della Calabria. Nelle Langhe minacciate dallo spopolamento a favore della Torino industriale, la pellicola racconta un'epoca e un anno, il 1973, segnato da cambiamenti sociali profondi: dalla legge sul divorzio all’avvento della tecnologia nella meccanizzazione agricola, dall’austerity all’affermarsi di Massimo Berruti, il primo atleta moderno di pallapugno.
 
Onde di terra è una storia sociale e di territorio, in cui si intrecciano pagine di letteratura e solitudini, amori, illusioni e fatiche agricole, un’opera in cui si rincorrono disinganni e scelte coraggiose e le chimere umane paiono beffate dal tempo e dalla natura.
 
Con una narrazione vibrante, coinvolgente e profonda, Andrea Icardi ci regala un viaggio emotivo nel recente passato, in cui le Langhe si aprirono dapprima alle donne del Sud, a seguito dei matrimoni combinati coi contadini che non volevano abbandonare le loro campagne, e poi al turismo internazionale, che le riconosce ancora oggi come una delle aree a maggiore attrattività turistica del Nord Italia.
 
Grazie anche alla colonna sonora originale, di efficace valore narrativo ed evocativo, firmata dall’affermato compositore cinematografico Enrico Sabena, il film, girato tra San Benedetto Belbo e Camerana in Alta Langa, Alba e la Liguria, offre un sincero spaccato della vita rurale degli Anni Settanta, alle prese con le dinamiche di una comunità in evoluzione, in cui stenta a riconoscersi.
 
LA TRAMA. Nelle Langhe degli anni ‘70, spopolate dall’industrializzazione, i bacialé (mediatori di matrimoni) si prodigano per combinare nozze per corrispondenza tra i contadini del posto e le donne del Sud. È così che, con l’intermediazione di Remo, Fulvia si decide a lasciare Brancaleone, il paese in Calabria dove fu confinato Cesare Pavese negli anni ’30, per sposare Amedeo, salvo scoprire, una volta arrivata al Nord, che l’uomo le cui lettere l’avevano fatta innamorare non era chi le era stato fatto credere. A quel punto, con straordinaria tempra umana, la ragazza prenderà una decisione coraggiosa.
 
I PROTAGONISTI. Andrea Icardi, promettente regista e autore, ha scritto e diretto l’opera, raccogliendo l’idea e la sfida di Renato Sevega, CEO di Siscom, azienda informatica di livello nazionale e appassionato di cinema, che desiderava celebrare il territorio dove la sua impresa opera da oltre 40 anni. Nel film hanno ricoperto i ruoli dei protagonisti Erica Landolfi (Fulvia), Paolo Tibaldi (Remo) e Lucio Aimasso (Amedeo). Hanno recitato: Sandra Forlano, Oscar Barile, Pippo Bessone, Andreina Blangero, Mauro Carrero, Claudio Botto, Domenico Colombo, Davide Dionese, Ettore Oldi, Bruno Campagno.
 
Fotografia: Lorenzo Gambarotta
Scenografie: Agnese Falcarin
Montaggio: Morena Terranova, Enrico Giovannone
Costumi: Daniela Gramaglia
Musiche originali e supervisione musicale: Enrico Sabena
Fonico: Sebastian Marincus
Post-produzione suono: Alessandro Ciola
Consulenza sportiva: Massimo Berruti
Organizzazione generale: Martina Calabrese, Massimo Speranza
 
LE PROSSIME PROIEZIONI
 
Onde di terra verrà proiettato nella sala blu del cinema Multilanghe di Dogliani dal 18 al 21 ottobre 2024, e offrirà al pubblico l'opportunità di scoprire una storia intensa e commovente, specchio di un tempo e una società cuneese, che si estende a simboleggiare l’Italia degli Anni Settanta, col suo rifiuto della dimensione contadina per il fascino nuovo delle città e il desiderio di emancipazione da una società patriarcale a favore dell’autodeterminazione femminile. In sala a Dogliani, saranno presenti e disponibili a incontrare il pubblico alcuni tra i professionisti che hanno composto il cast del film.

c.s.

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