Un mese di spettacoli, decine di artisti fra solisti e compagnie, trenta eventi e centinaia di spettatori. Il bilancio della sesta edizione del Festival Piazza di Circo, nella programmazione ospitata a Mondovì, mostra due elementi positivi: quello dell’evento, cresciuto fra le mura della città e quello di un pubblico presente e disposto a farsi incantare dalla magia di un’arte intramontabile. Il Festival Piazza di Circo, pur restando fedele al principio di coinvolgere e fare palco per le nuove generazioni di artisti, è una kermesse di respiro internazionale, riconosciuta dal Ministero e passerella per compagnie di prestigio cui spetta il merito di aver riacceso importanti riflettori sull’arte circense. L’opportunità offerta ai giovani artisti è dunque molteplice: proporsi a un grande pubblico e condividere la scena del festival con grandi professionisti.
Nel ricco calendario di spettacoli che si è appena concluso sono state coinvolte anche scuole di formazione, e chi ha già obiettivamente ottenuto la “laurea” più difficile, la conquista del pubblico. Come Carlo Cerato, giovanissimo ma già grande professionista, che ha mosso i primi passi a Fuma che ‘nduma, ha seguito residenze artistiche in Fondazione Cirko Vertigo, e che al festival ha portato in scena Llabyellow, spettacolo coprodotto da BlucinQue Nice e Macramè. Il Festival è stato palco per il primo spettacolo di Julia Tanner, vincitrice della prima edizione di Piazza Aperta, e lo sarà per Yolitzin Ramos che ha vinto l’edizione numero due con il suo Giardino Invertito. Il direttore artistico è Marco Donda, dell’Associazione Albero del Macramè, di Carla Balatti l’organizzazione e il coordinamento logistico dell’imponente macchina del Festival, coadiuvata da una preziosa squadra di volontari.
“L’intreccio con la città è stato quest’anno ancora più forte - dicono -, abbiamo convissuto con eventi urbani che hanno accolto i nostri artisti e molti artisti hanno voluto vivere la città per poter assistere agli spettacoli di altre compagnie”. Il Festival quest’anno ha accolto anche l’evento inaugurale del ventennale del Centro Servizi del Volontariato, che ha sostenuto lo spettacolo YesLand di Guido Lanzafame e portato a Mondovì decine di spettatori del mondo associativo. Consolidato inoltre il coinvolgimento della Compagnia Teatro nelle Foglie che ha portato a Mondovì il suo incantevole Chapiteau, un teatro viaggiante suggestivo allo sguardo e ospite generoso di molte compagnie. Al termine del mese di eventi Piazza di Circo ha condiviso la città con l’Hybrid Festival, progetto di respiro europeo della Fondazione Cirko Vertigo sotto la presidenza di Paolo Verri, la direzione generale di Paolo Stratta e la direzione artistica di Raffaele Irace. Grande la partecipazione del pubblico, che domenica 23 luglio ha registrato picchi del 90% di presenze, con una media per il mese di eventi mai al di sotto del 75% della disponibilità di accoglienza. Il Festival Piazza di Circo - Risonanze Artistiche che è riconosciuto dal Ministero, chiusa la densa programmazione in città ora procederà con il programma diffuso con date a Chiusa Pesio, Monasterolo Casotto e Frabosa Soprana.
L’Albero del Macramè che organizza il Festival dalla sua prima edizione può contare su un gruppo di giovani volontari e collaborazioni con professionisti come Christian Zunino, videomaker, e Antonio La Grotta fotografo, preziosi testimoni dell’evento.
I sostenitori del Festival
I primi a credere nel progetto dell’Associazione L’albero del Macramè sei anni fa furono il Comune di Mondovì, tuttora al fianco dell’evento grazie ai contributi del Bando Attività Estive, e la Fondazione Crc. Da allora anche i sostenitori sono aumentati, e l’evento oggi risultata sostenuto a livello istituzionale, oltre che dal Comune con il patrocinio della Provincia, dal Ministero alla Cultura, per il triennio 2022-2024 e dalla Regione Piemonte, triennio 2022- 2024. Al confermato sostegno della Fondazione Crc si è aggiunto quello del Banco di Credito Azzoaglio, del Birrificio Baladin e di Generali Assicurazioni Mondovì di Federica Alasia.