L’importante cantiere per il rifacimento del cavalcaferrovia di San Michele Mondovì sulla strada provinciale 34 verso la valle Mongia prolungherà le attività lavorative fino al 9 settembre, quando è stata riprogrammata la riapertura. La data è stata comunicata da Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) che sta portando avanti i lavori in collaborazione con Provincia e Regione Piemonte. Per cercare di limitare i disagi alla viabilità locale, la Provincia e Rfi hanno individuato, insieme con gli altri Comuni interessati, un percorso alternativo su strada privata. Rfi si è dichiarata disponibile a farsi carico economicamente della sistemazione della suddetta strada.
Il cavalcaferrovia sulla strada provinciale della stada provinciale 34 risale ai primi decenni del ‘900 e deve essere adeguato agli attuali carichi circolanti su strada. Il nuovo manufatto (investimento di circa 1,5 milioni di euro) permetterà di adeguare il ponte alle attuali normative e soprattutto di eliminare le limitazioni di portata e di carico, restituendo al territorio un cavalcaferrovia in condizioni di massima sicurezza e percorribilità anche ai mezzi pesanti superiori ai 35 q.
Un intervento migliorativo, quindi, che – nonostante l’impegno e lo sforzo di Rfi – richiede più tempo del previsto, come ha spiegato la stessa Rfi. La motivazione dello slittamento della riapertura del cavalcaferrovia è riconducibile ad un ritardo nella produzione degli apparecchi di appoggio e ritegni sismici per l’impalcato metallico da parte dell’azienda produttrice e del relativo approvvigionamento.
“Ci scusiamo dei disagi che la chiusura della strada provinciale legata al cantiere comporta a causa del ritardo nei lavori – dicono il presidente della Provincia Luca Robaldo e il consigliere provinciale delegato Pietro Danna – ma non dipende da noi e neppure dall’ente. La Provincia segue con attenzione la progressione dei lavori, trattandosi di un importante intervento sul quale da anni l’ente, unitamente ai sindaci del territorio coinvolto, è impegnata con Rfi".