Il 19 maggio del 1924 venne ricostituita la Sezione di Mondovì, già Società Bossea da cui prese il via la storia del CAI Monregalese nel dicembre del 1881. La storia centenaria del CAI di Mondovì è stata ripercorsa e raccontata dai protagonisti di un tempo lontano, ma incredibilmente attuale. Tantissime persone si sono riunite venerdì 17 maggio a Palazzo di Città, a Mondovì Piazza, per celebrare i 100 anni del CAI Mondovì, che non dimostra la sua età, anzi è sempre attivo e propositivo.
Le varie testimonianze di racconti ed escursioni, la costruzione di rifugi come il Garelli e il Mondovì, le avventure di sci alpinismo e la solidarietà tra compagni di cordata hanno fatto rivivere i vari periodi storici ed emozionato tutti i partecipanti: sembrava di essere in famiglia.
Il ricordo di Gianni Comino, alla cui memoria è stato costruito il bivacco in val Ferret di proprietà del CAI Monregalese, è stato molto coinvolgente, come anche la conoscenza dell'attività del soccorso alpino e l'esperienza della vita nei rifugi Mondovì e Garelli raccontata dalla voce dei gestori.
Un tuffo nella storia, che però riporta subito al presente, con le variegate proposte che il CAI di Mondovì offre anno dopo anno nel segno della continuità, con l'invito a seguire le iniziative proposte sulle pagine Facebook e Instagram e in presenza il venerdì sera (017446776
mondovi@cai.it). Escursioni, scialpinismo, alpinismo giovanile, arrampicata sportiva, cicloescursioni:
"Chiunque voglia cimentarsi in questi sport e avvicinarsi alla frequentazione della montagna - chiude il presidente Pietro Manassero -
sarà sempre il benvenuto".