Il Comitato CRI di Mondovì ha approvato il bilancio del 2020, nel corso dell'assemblea convocata, parte in presenza e parte con collegamento on line, con la partecipazione di numerosi volontari e "Crocerossine". Nell'anno 2020, in generale, i costi sono un po' aumentati rispetto all'esercizio 2019. In particolare l'acquisto di materiale sanitario e noleggi per sanificazione dovuto alla pandemia, le riparazioni meccaniche, le assicurazioni (per restituzione al Comitato Centrale di quote per mezzi dismessi, la cui documentazione non risultava recisa), il combustibile per riscaldamento.
Alcune voci di spesa sono diminuite come soggiorni e pasti, spese per i dipendenti poiché uno è andato in pensione e un altro passato da un tempo pieno ad un part time. Inoltre gli accantonamenti per ammortamenti sono aumentati per l'acquisto di un'ambulanza e di un'autovettura per trasporto disabili. Nell'analisi dei costi (per un totale di 987.848,47 euro, le voci più sostenute sono state per il personale, pari a dieci unità (341.900,31 euro) per carburante, riparazione mezzi, macchinari e attrezzature sanitarie (234.074,15 euro) e spese generiche (148.854,43 euro). I ricavi invece sono un po' aumentati rispetto all'esercizio 2019: in particolare i servizi in convenzione ASL Cn1 a causa della pandemia e le donazioni pervenute da privati. Alla contrazione dell'attività commerciale - dovuta alle conseguenze del Covid 19 - si è però registrato il ricevimento di un contributo dello Stato. Inoltre l'importo del 5 per mille è stato impiegato nell'acquisto di una sedia "scendi scale cingolata".
Complessivamente i ricavi sono stati di 939.548,28 euro, con un disavanzo di 48.300,19 euro. "Si tratta di un bilancio importante - è il commento di Lina Turco, presidente del Comitato CRI di Mondovì - che, pur con un disavanzo 48 mila euro, vede ridotto il precedente del 2019, di circa 80 mila euro. Un risultato che è stato raggiunto grazie alla limitazione delle spese e alle crescenti donazioni ricevute. L'impegno del Consiglio di amministrazione è, per il 2021, di fare il possibile per azzerare tale disavanzo, senza diminuire i servizi, riprendendo anche a svolgere quelle attività interrotte che sono anche fonte di importanti introiti".