Cambiano le modalità di concessione delle palestre comunali di Mondovì (attigue agli istituti cittadini di istruzione primaria e secondaria di primo grado) nei confronti degli enti e delle associazioni che ne facciano richiesta per lo svolgimento dei propri scopi statutari. Nei giorni scorsi, infatti, la Giunta comunale ha apportato alcune modifiche alla tariffazione prevista per l’utilizzo delle sei strutture diffuse sul territorio (palestra “E. Cordero di Montezemolo”, palestra “A. Frank”, palestra “M. Trigari”, palestra “C. Calleri”, palestra “Borgo Ferrone”, palestra “Polo scolastico). Se da un lato permangono le agevolazioni per le associazioni sportive, le società sportive e i gruppi sportivi privi di scopo di lucro (che dovranno corrispondere tra i 6,00€ e i 10,00€ all’ora per l’utilizzo con il riscaldamento ovvero tra i 3,00€ e i 5,00€ all’ora per quello senza riscaldamento) rispetto ad altre associazioni, fondazioni, enti pubblici e privati (per i quali le tariffe oscillano tra i 10,00€ e i 14,00€ all’ora con riscaldamento e tra i 7,00€ e i 10,00€ all’ora senza riscaldamento), dall’altro la totale gratuità della fruizione (fatto salvo l’obbligo di provvedere alle pulizie del locale) riguarderà non soltanto i progetti coordinati od organizzati direttamente dal Comune, ma anche le proposte gratuite a valenza sociale, culturale e sportiva a favore di soggetti fragili, affetti da disabilità o in situazioni di disagio sociale, promosse da associazioni, fondazioni, enti pubblici, privati e persone fisiche.
"Abbiamo ritenuto doveroso estendere la gratuità di utilizzo delle palestre comunali verso tutte quelle realtà che operano in favore delle fasce più deboli della popolazione", il commento dell’assessore allo Sport, Alessandro Terreno, dell’assessora all’Istruzione, Francesca Bertazzoli, e dell’assessora alle Politiche sociali, Francesca Botto: "Lo sport come strumento di aggregazione, ma anche come elemento di crescita personale e di benessere psicofisico. Nell’ottica di una Mondovì inclusiva che vuole adoperarsi per l’intera comunità, dunque, l’utilizzo gratuito delle palestre diventa un dovere etico-morale e un segno di riconoscenza amministrativo verso i tanti professionisti e volontari sociali che operano sul territorio".