MONDOVÌ - Mondovì, un ambulatorio perineale per le neomamme

Uno studio condotto da due ostetriche, e premiato al congresso SIUD, ha rivelato che durante e dopo il parto circa il 43% delle donne denuncia problemi di incontinenza urinaria

Redazione 14/12/2020 11:56

 
Prendere in carico le donne con fattori di rischio presenti in gravidanza o dopo il parto, per offrire percorsi di riabilitazione perineale. E’ l’obiettivo che l’Ostetricia dell’ospedale di Mondovì si è posto attraverso uno studio su un campione di 406 donne, tra luglio 2018 e gennaio 2020. “Le disfunzioni del pavimento pelvico dopo il parto sono un problema rilevante, l’identificazione e il trattamento precoci possono migliorare gli esiti a breve e a lungo termine”, spiegano le ostetriche Carmela Stramandino e Viviana Badino che hanno condotto il lavoro, presentato come abstract al congresso SIUD 2020 e riconosciuto vincitore. Si tratta di uno studio prospettico, realizzato con l’utilizzo della SIUD ppdcard (cioè una scheda che rileva le disfunzioni pelviche dopo il parto, predisposta dalla Società Italiana di Urodinamica) per identificare precocemente le donne con fattori di rischio, renderle consapevoli del loro pavimento pelvico per attuare un programma preventivo e riabilitativo. Le ostetriche hanno organizzato e gestito in totale autonomia un ambulatorio perineale, volontario e gratuito rivolto alle neomamme. Sono stati raccolti dati sulle disfunzioni preesistenti la gravidanza ed effettuata la valutazione perineale entro 90 giorni dal parto nella “Stanza Rosa” dove sono state accolte 295 donne (con parto spontaneo o cesareo) con i loro bambini. A sei mesi le donne sono state ricontattate telefonicamente per un’intervista sia per raccogliere altri dati sia al fine di offrire altre consulenze gratuite.
 
“L’attività ambulatoriale prevedeva incontri post-partum individuali Mondovì - spiegano le ostetriche - per valutare la muscolatura del perineo, ascoltare le paure e i dubbi delle donne, effettuare un counselling riguardo la presenza e la cura dei punti, le situazioni di incontinenza, di stitichezza, il corretto stile di vita per gestire le pressioni intraddominali e sul perineo, sull’allattamento e sull’importanza di effettuare una valutazione e una riattivazione perineale precoce”.
 
Dai dati raccolti risulta che il 28% delle donne presentava incontinenza urinaria in gravidanza mentre il 15% la riferiva a sei mesi dal parto. Le donne che si sono sottoposte al controllo perineale e hanno seguito il percorso di riabilitazione suggerito, con costanza e motivazione, hanno dichiarato che a sei mesi dal parto hanno avuto beneficio sia per quel che riguarda le perdite urinarie, sia per il dolore durante i rapporti sessuali (presente nel 25% delle intervistate). Il 92% delle mamme ha affermato che ritiene utile un percorso che possa avvicinare le donne alla valutazione del perineo e questo dovrebbe incentivare la realizzazione di uno spazio dedicato da ostetriche esperte.
 
“Il recente riconoscimento ottenuto al SIUD - concludono le autrici dello studio - rappresenta l’importanza e la conferma che un’Ostetricia più attenta al perineo è possibile. E’ necessario rivolgersi a ostetriche dedicate per una maggior attenzione al perineo al fine di usufruire delle conoscenze aggiornate basate su evidenze scientifiche. Un sincero ringraziamento a chi ha collaborato con noi e ci ha agevolato nel percorso intrapreso: quindi il SIUD, l’ex primario dr. Puppo, l’attuale dr.ssa Peroglio, le ostetriche e i ginecologi, le mamme i loro bambini”.

Notizie interessanti:

Vedi altro