Il lungo applauso di un pubblico con gli occhi lucidi, è stata la prima immagine che Alice Filippi ha raccolto ieri mattina – lunedì 13 dicembre , ndr – a Milano, alla fine della proiezione riservata alla stampa del suo nuovo film “SIC”, il documentario Sky Original prodotto da Sky, Freemantle Italy e Mowe che sarà distribuito al cinema in tutta Italia da Nexo Digital (l’elenco delle sale è visionabile su
www.nexodigital.it) come uscita evento martedì 28 e mercoledì 29 dicembre 2021. Realizzato grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna, il supporto di Emilia-Romagna Film Commission, in collaborazione con i media partner Radio Deejay, Moto Sprint, MYmovies.it, “SIC” esce a 10 anni dalla scomparsa del Campione Marco Simoncelli (20 gennaio 1987 – 23 ottobre 2011). A fare da mattatore all’anteprima stampa è stato il noto giornalista e telecronista sportivo Guido Meda, che ha dialogato sul palco del Palazzo del Cinema Anteo prima della proiezione con la regista Alice Filippi, il papà di “SIC” Paolo Simoncelli, il direttore dei canali Entertainment di Sky Roberto Pisoni, il produttore Freemantle Ettore Paternò e la produttrice Mowe Roberta Trovato.
“La proiezione di ieri mattina è stata forse la più difficile – racconta la regista monregalese Alice Filippi -. Non avevo idea di come un pubblico molto specializzato di giornalisti sportivi avrebbe accolto il lavoro fatto da una donna su un campione del mondo di motociclismo come è stato Marco Simoncelli. Alzarmi alla fine del film, voltarmi verso il pubblico e vedere la sala emozionata e commossa quando si sono riaccese le luci, è stata una soddisfazione enorme e la conferma che avevo centrato l’obiettivo. Roberta Trovato mi ha proposto di lavorare sul progetto dopo il successo di ‘Sul più bello’, ma lei era già dal 2014 che covava l’idea e insieme avevamo già fatto ’78 – Vai piano ma vinci’. La cosa più importante e difficile all’inizio è stata guadagnarmi la fiducia dei genitori di Marco, Paolo e Rossella. La mia fortuna è stata quella di essere nata e cresciuta in una famiglia appassionata di motori, fin da bambina ho passato i week end in pista con mio papà e mia mamma al seguito di mio fratello Luca, pilota automobilistico. Sono esperienze che puoi comprendere solo se le hai vissute e fare questo film ha coronato un mio sogno. Nel mondo del motor-sport il pilota vive in simbiosi con la sua famiglia, a qualsiasi livello. Capisco benissimo quando Paolo racconta che si sentiva un tutt’uno con Marco quando era in pista. Sono legami unici. Proprio come l’immagine di Verstappen e Hamilton, il vincitore e lo sconfitto dell’ultimo campionato mondiale di Formula 1, abbracciati allo stesso modo ai loro rispettivi papà dopo l’ultima gara di domenica scorsa”.