Dalla collaborazione tra diciassette Comuni - sotto la regia dell’Unione Montana delle Valli Mongia e Cevetta Langa Cebana ed Alta Valle Bormida - è nata l’Associazione Fondiaria del Cebano.
Si tratta di un “patto” concreto tra le diverse realtà territoriali, fortemente voluto da Vincenzo Bezzone, sindaco di Ceva nonché presidente dell’Unione, al fine di tutelare e valorizzare l’ambiente, il paesaggio ed il settore agricolo.
“Della Associazione fanno parte tutti i Comuni dell’ente - spiega Bezzone - più Nucetto che non rientra nella nostra Unione ma la cui Amministrazione ha considerato in maniera così positiva questo questo progetto, da unirsi a noi. Passo che spero venga intrapreso anche da altri Comuni che gravitano nella nostra area territoriale”.
Ma quali sono i compiti e gli obiettivi che si propone questa Associazione Fondiaria? “Il punto di partenza - spiega il sindaco-presidente Bezzone - è che il nostro territorio è costituito da tante realtà piccole ma ricche di tradizioni e cultura, indispensabili tasselli di una economia e di un presidio mondano che costituiscono un patrimonio da custodire e da valorizzare. Non è facile ma, anche la riscoperta di queste aree montane da parte di un turismo che cerca paesaggi, natura e buon cibo, devono essere uno stimolo per dare vita ad un’azione concreta e mirata che si può fare solo attraverso la collaborazione, unendo le idee, i progetti, il lavoro. E la strada migliore per raggiungere questi obiettivi, è la creazione della Associazione, attraverso la quale puntare sul futuro e premiare chi, in questi decenni difficili, ha resistito e ci ha creduto. L’intenzione - sottolinea Bezzone - è trasformare un apparente disagio in situazioni nuove, grazie alla forza, alla caparbietà e all’entusiasmo di chi crede nel proprio territorio. Voglio anche sottolineare - precisa Bezzone - che la Associazione Fondiaria del Cebano è l’unica in Piemonte e tra le poche in Italia ad essere stata costituita da enti pubblici e non da privati”.
Un passo lungimirante, che opera nel presente guardando al futuro, che diciassette Comuni hanno deciso di compiere insieme, così come recita l’articolo 2 della Legge Regione Piemonte n. 21/2016, per “valorizzare le proprietà conferite dai Soci, al fine di favorire la gestione associata di proprietà terriere secondo le buone pratiche agricole e selvicolturali per rispondere alle esigenze di tutela ambientale e paesaggistica, concorrendo all’applicazione delle misure di lotta obbligatoria degli organismi nocivi ai vegetali e per prevenire i rischi idrogeologici e di incendio”.
La costituzione dell’Associazione, non è altro che un atto formale di intenzioni e progetti che il territorio dell’Unione ha già elaborato in questi ultimi tempi. La maggior parte dei sindaci del territorio dell’Unione, si sono impegnati pet trasformare l’incolto in un paesaggio piacevole, apprezzato da cittadini, vacanzieri e turisti, compresi i molti stranieri che, come confermano i dati anche di questi ultimi mesi, stanno scoprendo le nostre bellezze, la nostra cultura, la nostra enogastronomia.
“L’impegno che dobbiamo assumerci - conclude il sindaco-presidente Bezzone - è quello di andare avanti con passo svelto per valorizzare sempre di più e al meglio il paesaggio, affinché non solo si abbia di questa incredibile risorsa una tutela e una salvaguardia fondamentale per evitare che eventi climatici estremi producano danni, ma anche per rendere il territorio che ci circonda accogliente nella sua varietà, nelle sue molteplici offerte, nella sua grande generosità di dare vita, sotto le mani sapienti dei contadini, a prodotti unici e di eccellenza, volano nel mondo dei nostri sapori e delle nostre tradizioni”.