Nella seconda metà del marzo 2015, il Piemonte è stato interessato da precipitazioni diffuse soprattutto nelle Langhe e nell’Alto Monferrato cuneese ed astigiano che hanno causato vari dissesti franosi lungo la strada provinciale 154 di Valle Negrone, che collega gli abitati di Viozene e Upega. Anche a novembre 2016 il maltempo ha provocato altri danni sul territorio cuneese alle infrastrutture, con interruzioni della carreggiata stradale, allagamenti e instabilità del corpo stradale.
Lungo alcuni tratti della provinciale 154 ora la sede viabile ha una larghezza insufficiente per garantire un traffico agevole degli autoveicoli. In particolare, alla progressiva km.0+500, alla base della scarpata, si è verificata un’erosione spondale da parte del fiume Tanaro, che minaccia la stabilità del corpo stradale e necessita di un intervento urgente di sostegno e protezione alla scarpata stradale.
Per rispondere a questo problema il Settore Viabilità della Provincia, Reparto di Mondovì, ha predisposto uno studio di fattibilità tecnica ed economica (ex preliminare) per un ammontare di 350 mila euro di cui 254 mila per lavori a base d’asta. L’ipotesi di progetto prevede, in sintesi, la realizzazione di un muro di sostegno in cemento armato fondato su micropali e dotato di tiranti permanenti in elevazione, il ripristino della carreggiata stradale danneggiata mediante ricostruzione del rilevato stradale oggetto di cedimento e della sovrastante pavimentazione, fornitura e posa delle barriere “guard rail” e della segnaletica stradale necessaria e, infine, la realizzazione di una scogliera in massi di cava.
Questa è solo la prima fase dei lavori che richiederanno ulteriori approfondimenti nei successivi livelli di progettazione, oltre ad una procedura espropriativa di terreni di proprietà privata e le autorizzazioni necessarie da richiedere al Comune di Ormea e le verifiche sui vincoli per beni culturali, ambientali e paesaggistici. Il progetto è finanziato dal Ministero Infrastrutture e trasporti tramite “Fondo Sviluppo e Coesione 2014/2020, secondo Addendum al Piano Operativo Infrastrutture” il cui piano è stato approvato dalla Regione Piemonte.