Domenica 1° ottobre si è tenuta, a Frabosa Sottana, la 35° Sagra della Castagna. L’ormai rinomata manifestazione locale ha proposto un ricco calendario di incontri e appuntamenti in una veste rinnovata ma, non per questo, meno apprezzata dal pubblico. Dopo l’inaugurazione, tenutasi alle 9 del mattino con il taglio del nastro e la sfilata per le vie del paese, il GalaPalace ha ospitato il primo evento della giornata: il convegno “Un decalogo per rilanciare la castanicoltura”. Il convegno, moderato dal giornalista Gabriele Gallo, è stato suddiviso in due momenti differenti. In prima battuta, si è tenuto un convegno frontale che ha visto l’intervento di numerosi relatori, oltre al saluto del sindaco di Frabosa Sottana Adriano Bertolino e, da remoto, dell’assessore regionale all’Agricoltura, Marco Protopapa. In tale contesto, Attilio Ianniello, direttore del Comizio Agrario di Mondovì, ha presentato un’introduzione storica alla castanicoltura, introduzione da cui è poi derivato il convegno medesimo. A confrontarsi sul tema della castanicoltura nel XXI secolo sono stati il castanicoltore Ettore Bozzolo, a nome della comunità dei Custodi dei Castagneti delle Alpi Liguri, Claudio Baudino, sindaco di Chiusa di Pesio, nonché vicepresidente vicario dell’Associazione Nazionale Città del Castagno, Leonardo Sabbatini, ospite proveniente da Pistoia e direttore scientifico dell’“Accademia degli Infarinati” e Paolo Balocco, direttore Servizio Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte. Il convegno si è concluso con gli interventi di Renato Suria, agricoltore presidente di Terramica, che ha portato la sua testimonianza sull’agricoltura biologica, e di Gabriella Mellano, ricercatrice dell’Università di Torino e qui in rappresentanza del Centro Regionale di Castanicoltura che, con uno sguardo proiettato al futuro, ha invece affrontato le tematiche legate alla ricerca e ruolo fondamenta del Centro Regionale.
La mattinata è poi proseguita con un tavolo di lavoro volto a stilare, o perlomeno a inquadrare, il “decalogo” per la castanicoltura che ha dato il nome all’intero evento. A discutere di castanicoltura del futuro e di come preservare questo inestimabile patrimonio di biodiversità sono intervenuti, oltre agli ospiti già presenti sul palco, il presidente del GAL Mongioie, l’avvocato Mario Bovetti, l’assessora alla Metromontagna del Comune di Cuneo, Sara Tomatis, e al tavolo di lavoro erano presenti numerosi amministratori locali del monregalese.
“E’ importante fare comunità. Esiste una carta fondata dai Custodi dei Castagneti, questa potrebbe essere sottoscritta da tutti. Si parla di inclusione, relazione, ricerca scientifica, per crescere non dobbiamo più fare disastri sul piano delle relazioni e della comunità” ha commentato Andrea Blangetti a nome della condotta Slow Food Monregalese Cebano Alta Val Tanaro e Pesio.
“Sono molto contento di ciò che è stato portato in questi tavoli di lavoro, anche perché è una speranza per il futuro. Si può ancora fare qualcosa, anzi molto, potremmo creare un distretto della castanicoltura, avere un settore specifico, dare un indirizzo. Anche questo potrebbe essere il futuro” ha poi concluso il sindaco Bertolino.
Nel pomeriggio le attività sono poi proseguite con i laboratori per bambini e famiglie, organizzati dal CFP Cebano Monregalese con la condotta Slow Food Monregalese Cebano Alta Val Tanaro e Pesio e, alle 16, con la presentazione, sempre presso il GalaPalace, del libro di Enrico Camanni “Se non dovessi tornare. La vita bruciata di Gary Hemming, alpinista fragile”, il quale è stato intervistato da un gruppo di dieci lettori.
Per tutto il giorno, inoltre, è stato possibile visitare il mercato, gli stand con i prodotti tipici e degustare le prelibatezze De.Co. (denominazioni comunali) e le tipicità a base di castagna: ravioli frabosani e gnocchetti, entrambi di castagne, tradizionale torta di susine Ramassin e i necci toscani 100% farina di castagne.
Il Comune di Frabosa Sottana ringrazia, per l’organizzazione degli eventi della Sagra della Castagna, la condotta Slow Food Monregalese Cebano Alta Val Tanaro e Pesio, l’associazione culturale Gli Spigolatori, la Proloco, il Forum giovanile, la protezione civile, i dipendenti comunali, la comunità dei Custodi dei Castagneti, il Comizio Agrario di Mondovì, l’Associazione Nazionale Città del Castagno, l’”Accademia degli Infarinati”, Coldiretti, Terramica, il Centro Regionale di Castanicoltura, la Regione Piemonte e tutti gli amministratori presenti.
Un ringraziamento particolare va poi alle confraternite, che hanno reso particolarmente colorata e viva l’intera sagra: la Sorellanza delle Castagnere, la Confraternita della Raschera, Gran Maestro e Brigante, la Confrérie des Castanaîres de Collobrières et du Pays des Maures, Costagnere, la Confraternita della Castagna Bianca.
La Sagra della Castagna 2023 si è rivelata un successo ed è stata indubitabilmente un’occasione riuscita per parlare di castagne, per rimettere al centro dell’attenzione uno dei prodotti più importanti del nostro territorio, facendone conoscere la storia, i sapori e le innumerevoli qualità e proprietà.