Ancora una volta la cartiera Smurfit Westrock di Verzuolo diventa la cornice di un evento che si inserisce nel programma di iniziative dedicate alla responsabilità sociale pensate non soltanto per i dipendenti, ma anche per la popolazione del territorio. L’attenzione alle persone e alle comunità in cui opera è infatti uno dei valori della multinazionale leader del packaging a base carta.
L’appuntamento del 12 marzo, in occasione della Giornata internazionale dedicata alle Donne, è stato pensato come momento di dialogo e apertura, omaggiando l’intera popolazione, uomini inclusi. Un’iniziativa a cui hanno partecipato centoventi persone, che continua il percorso avviato lo scorso anno, quando per la prima volta è stata coinvolta anche la popolazione maschile. E se nel 2024 si è parlato di linguaggio, consenso e rispetto, quest’anno il focus è stato ancora sulle parole, ma utilizzando la chiave comica per facilitare l’apertura al dialogo su temi ancora molto urgenti.
La cartiera è diventata l’insolito palcoscenico della stand up comedy interpretata da Elisa Marinoni, attrice di teatro, volto noto di Zelig. A Verzuolo Marinoni ha presentato una carrellata di stereotipi sulle donne, le aspettative e le rappresentazioni associate al genere femminile. Queste sono state poi riprese nella seconda parte di dialogo con l’antropologo Francesco Ferreri, antropologo specializzato in corpo, genere e sessualità, che ha portato la discussione su un piano più profondo e partecipativo. Attraverso un confronto dinamico e interattivo, ha esplorato le parole chiave che modellano le nostre idee su uomini, donne e relazioni, consenso, dialogo, ruoli di genere, aspettative sociali e dinamiche di potere, chiedendo il parere del pubblico in tempo reale grazie a un’applicazione che ha permesso di raccogliere feedback in modo anonimo.
Anche in questa occasione, la cartiera di Verzuolo ha voluto aprire alla comunità locale la partecipazione alla performance: oltre ai rappresentanti del Comune con l’assessora alle Politiche Sociali e all’Inclusione Laura Lovera e ai rappresentanti della Cooperativa sociale UR/CA di Saluzzo, erano presenti circa quaranta docenti delle scuole del territorio con cui l’azienda collabora “perché è importante che un cambiamento di atteggiamento e comportamento verso le donne si impari fin dalla più giovane età e la scuola, in questo senso, gioca un ruolo fondamentale”, ha sottolineato Raffaele Marinucci, responsabile della cartiera. A questo proposito ricordiamo il progetto “Scuola in cartiera” che vede coinvolte le classi quarte della primaria e le classi prime della secondaria di primo grado dei due istituti comprensivi di Saluzzo e Verzuolo con un importante focus sulle discipline Stem. Sono infatti le colleghe ingegnere a dialogare con le classi e a farsi promotrici di una cultura che mira a dimostrare in modo concreto quanto le donne possano ricoprire ogni tipo di ruolo abbattendo pregiudizi e stereotipi.