SCARNAFIGI - Con una forma di Piemontino di 30 mesi la Valgrana ha premiato i primi nati del 2022

Sabato 11 giugno in azienda quattro bambini sono stati omaggiati con una forma speciale prodotta il giorno dell’80° compleanno del fondatore Franco Biraghi

13/06/2022 08:09

La Valgrana Spa di Scarnafigi ha celebrato questa mattina – sabato 11 giugno, ndr – con due importanti novità, la quinta edizione di un evento principe del proprio calendario aziendale. La premiazione dei primi tre nati del 2022 della provincia di Cuneo e del primo nato di Scarnafigi è stata impreziosita dalla scelta di omaggiare Alexandrina Filip di Rocca de’ Baldi, Alessandro Sampò di San Sebastiano di Fossano, Rayan Zafou di Alba e Ginevra Luani di Scarnafigi con una forma di Piemontino 30 mesi prodotta proprio il giorno in cui Franco Biraghi, fondatore della storica impresa lattiero casearia, ha compiuto ottant’anni. Per celebrare al meglio l’evento sono stati ospitati anche i bambini premiati nelle prime quattro edizioni ai quali è stata donata una Toma del Marchesato.
 
“Nutriamo da sempre un profondo ottimismo nei confronti del futuro, soprattutto in una fase storica così complessa come quella che stiamo attraversando – ha commentato Franco Biraghi – e avevamo il desiderio di vedere come fossero cresciuti i bambini premiati gli anni precedenti”. Jannat Moubsset, Vittoria Ferrero, Leonardo Ricci, Anna Goletto, Francesco Romano, Stefano Marchisio, Massimiliano Ariaudo, Elisabetta Gozzarino, Iside Nepote, Lorenzo Mattis, Amelia Micol Ellena, Angelica Calliero, Nicolò Rivoira, Anita Vetrò e Ilary Solavaggione sono stati invitati a prendere parte al momento di festa che ha suggellato ulteriormente il profondo legame che intercorre tra l’esperienza del passato, l’intraprendenza del presente e la profonda fiducia che da sempre la Valgrana ripone nel domani.
 
Nel commentare la scelta di premiare i nati 2022 con una forma “ad hoc” di Piemontino (il formaggio cult prodotto con 100% latte piemontese), Franco Biraghi, che guida tuttora l’azienda insieme ai figli Alberto e Andrea, ha sottolineato come la medesima fosse stata prodotta per un’occasione speciale, quella del suo 80esimo compleanno. “Questi formaggi – ha aggiunto Biraghi – sono caratterizzati non soltanto da genuinità e gusto, ma anche da tutta l’esperienza appresa durante anni di lavoro. Proprio quei valori che sono alla base del nostro operato e che speriamo di trasmettere a questi bambini”.
 
Allegri, vivaci e curiosi, i presenti delle scorse edizioni si sono rivelati la dimostrazione concreta di cosa significhi crescere con i prodotti sani e gustosi del territorio cuneese, costante fucina di materie prime straordinarie. Proprio quelle che consentono gli impieghi più variegati, dalla degustazione in purezza a uno dei piatti più amati: la pizza del Marchesato (realizzata da una nota pizzeria di Scarnafigi con l’omonimo formaggio Valgrana) ha deliziato i palati di grandi e piccini durante il buffet allestito negli scenografici magazzini di stagionatura, diventando un simbolo tangibile della versatilità di un simile tesoro lattiero caseario che reca con sé il nome del luogo in cui vede la luce. La proposta di ritrovarsi è stata accolta con grande entusiasmo da parte dei genitori che hanno potuto presenziare all’evento (e anche di quelli che, con rammarico, non hanno avuto modo di partecipare) i quali hanno ricordato con affetto il momento in cui il proprio figlio aveva ricevuto la forma di Piemontino.
 
“La premiazione è stata per Valgrana un momento di duplice festa – ha concluso Franco Biraghi -. Da un lato la gioia di concretizzare il nostro pensiero relativo al domani, dall’altro la constatazione di come un tale momento sia rimasto impresso nella memoria di coloro che lo avevano già vissuto. Un appuntamento di grande successo che non si limita a reiterare nel tempo una tradizione ma che la fortifica, anno dopo anno, conferendole quel valore che è per noi imprescindibile. Le basi costruite con l’esperienza di ieri sono fondamentali per quello che stiamo realizzando oggi e per l’ottimismo con cui guardiamo al domani. Il nostro augurio è che questi bambini possano crescere facendo tesoro di tali insegnamenti”.
 

c.s.

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