CRISSOLO - Diciassette specie differenti di uccelli acquatici presenti nel Parco del Monviso

Il censimento invernale, svolto nell’ambito di uno dei programmi di monitoraggio più estesi e longevi al mondo, ha fatto registrare l’osservazione di ben 2.361 esemplari

31/01/2025 11:05

L’Ente di Gestione delle Aree protette del Monviso ha aderito anche quest’anno al programma mondiale di censimento IWC, sigla di International Waterbird Census, che si svolge ogni anno intorno alla metà di gennaio in 143 Paesi del mondo per raccogliere informazioni aggiornate sul numero di uccelli acquatici nelle zone umide. L’ente, come è noto, gestisce anche alcune riserve naturali lungo il fiume Po, che ricomprendono diversi laghi di cava dismessi o in esercizio nei pressi del tratto cuneese del fiume: in questi ambiti sono stati contati ben 2.361 esemplari di volatili, di 17 specie differenti. Il più presente è il germano reale, di cui sono stati avvistati 1.402 individui svernanti; segue l’alzavola con 599 esemplari. Meno numericamente significative sono invece le osservazioni di folaga (126), cormorano (52), moretta (44), canapiglia (43) e fischione (35); presenti anche alcuni esemplari di svasso maggiore (13), gallinella d’acqua (12), gabbiano reale mediterraneo (11), tuffetto (7), airone bianco maggiore (5), airone cenerino (4), mestolone (3), cicogna bianca (2), moriglione (1) e anatra mandarina (1). I dati confermano quelli raccolti nel corso delle precedenti rilevazioni.
 
Tra le osservazioni effettuate spicca quella del moriglione, specie piuttosto rara e considerata vulnerabile, pertanto inserita nella Lista Rossa dell’Unione mondiale per la Conservazione della Natura (IUCN). Proprio in virtù della sua vulnerabilità e grazie ai anche dati ottenuti dal censimento IWC, il moriglione è stato recentemente messo al centro di un piano nazionale di gestione redatto da ISPRA, l’Istituto Superiore per la protezione e Ricerca Ambientale, e dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Il Parco del Monviso collabora da molti anni all’International Waterbird Census, che in Italia è stato avviato nel 1985 ed è coordinato dall’ISPRA. Per conoscere più nel dettaglio le specie che è possibile osservare nelle aree naturali protette del Monviso, si può fare riferimento al progetto iNaturalist del Parco del Monviso, a cui tutti possono contribuire liberamente e che è raggiungibile all’indirizzo web www.inaturalist.org/projects/mab-monviso.
 
Gli uccelli acquatici sono un elemento fondamentale delle zone umide. La loro presenza, il loro numero e le loro tendenze di frequentazione di un determinato sito possono dire molto sulla salute e sulla qualità di quegli ecosistemi. Nella stagione fredda, laghi, stagni e corsi d’acqua si popolano di un gran numero di uccelli acquatici che diventano assai più numerosi rispetto a tutte le altre stagioni, grazie all’arrivo di individui nordici. Molti uccelli, e in particolare le anatre, fuggono dalle rigide temperature dei loro luoghi di riproduzione e trovano nelle nostre regioni luoghi più miti dove trascorrere l’inverno, per poi ripartire verso Nord non appena le condizioni climatiche diventano più favorevoli. L’inverno è dunque l’unico momento dell’anno in cui si possono osservare alcune specie che non nidificano nelle nostre regioni ma che le visitano solo in questo periodo. 
 
 
L’IWC è un programma mondiale di monitoraggio avviato nel 1967 e che opera in 143 Paesi per raccogliere informazioni sul numero di uccelli acquatici nelle zone umide. I principali contributori del monitoraggio sono le migliaia di birdwatchers volontari che partecipano ai censimenti, rendendo l’IWC uno dei più grandi programmi di “Citizen Science” del mondo. Nella maggior parte dei paesi il censimento è coordinato professionalmente e in molti paesi i professionisti svolgono anche gran parte del lavoro sul campo (anche se spesso su base volontaria). In questo caso, il coordinamento e i censimenti in campo sono svolti dal personale del Parco del Monviso con l’eventuale supporto di volontari. L’International Waterbird Census richiede un singolo conteggio in ciascun sito, che dovrebbe essere ripetuto ogni anno. Le date precise variano leggermente da regione a regione, ma si svolgono ogni anno in gennaio o febbraio.

c.s.

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