FRASSINO - Festa solidale riuscita a Frassino nel ricordo del medico Silvio Galvagno di Manta

Si è svolta sabato 20 luglio ed è stata una cerimonia partecipata e sentita, nella quale sono state ricordate le non comuni qualità del medico scomparso a maggio

22/07/2024 11:58

È stata una festa solidale pienamente riuscita, quella svoltasi nella mattinata di sabato 20 luglio a Frassino, per ricordare il grande medico Silvio Galvagno di Manta. Nell’affollata parrocchiale, don Piero Gallo, don Gino Chiesa, don Bartolomeo Rinino, don Piermario Brignone e don Cornelio Barra (preti che hanno i poveri nel cuore) hanno concelebrato la Messa nel ricordo dell’ortopedico mantese. Una cerimonia partecipata e sentita, nella quale sono state ricordate le non comuni qualità (sottolineate in più interventi) del dottor Galvagno, morto a 70 anni di età l’11 maggio 2024. Erano presenti anche i sindaci di Manta, Piasco, Rossana e Frassino.
 
Dopo, sulla facciata del ‘Bed&Breakfast Barba Bertu’ (sulla centrale piazza di Frassino) le giovani nipoti Laura e Maria hanno scoperto il dipinto che raffigura il loro amato nonno (realizzato dall’artista Sandro Midulla di Verzuolo, evidentemente felice)
 
Il medico è stato ricordato dagli organizzatori della giornata (“Silvio non è morto! Ne siamo sicuri: perché lui continua a vivere nei cuori di molte persone, di molti amici, di chi l’ha incontrato e delle tantissime persone che nei più svariati angoli del pianeta ha curato! Quanti gesti d’amore ha fatto verso i più deboli… quanto bene ha seminato a piene mani! Non ha mai girato la faccia dall’altra parte quando incontrava persone in difficoltà...”), da Riccardo Botta (già presidente Lvia di Cuneo), dalle parole del giornalista Fausto Lamberti, da Gino Chiesa, prete operaio di Alba. 
 
Maria Teresa Caselle ha spiegato come sta procedendo la raccolta di fondi che permetterà a Scholastica, una giovane del Kenya, di aiutare la sua gente diventando medico.
 
Con l’ottimo pranzo offerto a tutti grazie alla generosità di molti, la raccolta di fondi per la Borsa di studio ha fruttato nella giornata 1.950 euro. Chi vuole contribuire, può farlo versando il proprio contributo sul conto intestato a “Gruppo missionario Sololo Hospital” (Bper Banca di Manta), scrivendo nella causale: “Borsa di studio dottor Galvagno”. Ecco le coordinate: IT40X0538746440000038027447. Le offerte sono deducibili.
 
Ecco l’intervento letto in chiesa a Frassino dalla vedova del medico Silvio Galvagno, Maria Teresa Caselle.
 
Guardare con gli occhi generosi di Silvio al bene che ci circonda
 
Carissimi amici e parenti,
l’inarrestabile e vulcanico Alberto non si è ancora fermato! Sono passati due mesi e il ricordo di Silvio è sempre presente. Lui non era un uomo di mondo, era l’opposto ma è incredibile la quantità di persone a cui è rimasto nel cuore e che continuano a ricordarlo. Oggi ho il dovere e il piacere di aggiornarvi sulla proposta della Borsa di studio in sua memoria.
 
All’inizio non sapevamo da che parte cominciare, abbiamo provato a sentire missionari conosciuti in Kenya, molti dei quali però non ci sono più, altri più giovani ci sono meno noti, poi abbiamo contattato Francesco e Ines che da anni sono un punto di collegamento tra l’ospedale di Sololo e il distretto di Marsabit nel nord del Kenya. Da loro abbiamo avuto il contatto della responsabile della scuola secondaria femminile di Karare, intitolata a monsignor Cavallera, il primo missionario della Consolata di origini cuneesi che arrivò in quei luoghi negli anni 70 e che Silvio aveva anche conosciuto. Suor Regina, la responsabile amministrativa, ci ha così comunicato il nome di una ragazza che aveva appena terminato gli studi con un ottima media, la migliore in assoluto del suo corso. Abbiamo parlato con lei in videochiamata e ci ha fatto una ottima impressione. Successivamente abbiamo individuato una facoltà di Medicina e Chirurgia che potesse accettarla: sarà l’Università Metodista del Kenya, con sede a Nairobi. Laggiù funziona che se non hai una media altissima non puoi entrare, punto e basta, non ci sono test di ammissione da superare e lei è stata ammessa, ha ricevuto una lettere dal rettore che si complimentava con lei!
 
A questo punto Scholastica Kame Barako ci ha scritto alcuni frammenti della sua storia. È nata in un piccolo villaggio nel deserto del Chalbi. Il padre è pastore, prevalentemente cammelli e capre. Sono sei figli, i primi non hanno studiato poi lei ha frequentato con i fratelli più piccoli le scuole con ottimo profitto meritando anche una Borsa di studio. Mentre
 
frequentava le superiori, l’anno scorso è morto il padre a causa di un tumore alla gola, lei ha attraversato un periodo di crisi in cui voleva lasciare la scuola e tornare a casa ma poi suor Regina l’ha convinta a continuare e così è riuscita a finire con molto impegno fino ad essere al top del suo corso. Dice che da sempre avrebbe voluto studiare medicina per le pessime condizioni di salute della sua gente ed ora incredibilmente questo sogno sembra avverarsi! Domenica scorsa è ancora stata premiata dal vescovo di Marsabit nella festa dei genitori di chiusura dell’anno con un PC portatile che le sarà sicuramente utile. La famiglia interverrà nelle spese per l’alloggio all' universita mentre noi provvederemo a tutto il resto.
 
Questo è tutto quello che possiamo raccontarvi e ci sembra davvero una bella storia da poter condividere con voi nata grazie alla partecipazione di tutti.
 
Oggi anziché piangere vogliamo riuscire a guardare con gli occhi generosi di Silvio al bene che ci circonda e che possiamo fare tutti insieme e che ci lega ancora di più a questo pezzetto di Africa.
 
Grazie ancora a tutti!
 
Maria Teresa Caselle

c.s.

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