Giovedì 22 giugno l’associazione delle piccole e medie industrie della Granda ha approvato il bilancio e si è riunita per la tavola rotonda “FAI lo SPORT, i valori della disciplina sportiva applicati all’attività d’impresa”.
“Ho pianto, sono caduta e ricaduta e mi sono chiesta mille volte perché fosse successo a me. Non c’è un perché e forse in questa vita non ci è dato saperlo. Io, nel mio percorso di recupero, di rinascita, ho scelto di vivere. Non di sopravvivere, ma di trovare la forza dentro di me per reagire a questa nuova situazione. Poi ho iniziato a correre e ad allenarmi senza sosta. Sono stata la prima atleta italiana della storia a correre con un’amputazione bilaterale e in sei anni ho conquistato molti titoli nazionali e ho conseguito 4 record italiani che portano ancora il mio nome”. Con queste parole Giusy Versace, senatrice della Repubblica, atleta paralimpica e autrice di due libri autobiografici (“Con la testa e con il cuore si va ovunque” e “WonderGiusy”), ha aperto l’incontro che si è svolto giovedì 22 giugno al Castello FAI di Manta, uno dei luoghi più suggestivi del Saluzzese.
L’occasione era la tavola rotonda dal titolo “FAI lo SPORT, i valori della disciplina sportiva applicati all’attività d’impresa”, che CONFAPI Cuneo ha promosso dopo l’Assemblea annuale dei soci per l’approvazione del bilancio e la programmazione delle future attività. Un evento allestito nel giardino del castello con la corona alpina come cornice scenografica. Padroni di casa Massimo Albertengo, presidente di CONFAPI Cuneo e Silvia Cavallero, property manager FAI del Castello della Manta. Sul palco, grandi talenti e protagonisti del connubio sport e impresa. Insieme alla senatrice Versace, Franco Arese, presidente di Karhu, già presidente di Asics Italia, dirigente Fidal e campione europeo dei 1500 nel 1971, Alessandro Trovati, uno dei più grandi fotografi sportivi internazionali. Il dibattito è stato moderato dal direttore Roberto Russo e dal giornalista Gianmario Ricciardi, già direttore RAI del Piemonte.
Consapevolezza, merito e determinazione, le parole d'ordine evocate dagli ospiti che hanno incantato la platea con le loro storie personali. Giusy Versace, nel suo intervento preceduto da un filmato c, è partita proprio dall’incidente in auto del 2005 per spiegare il suo percorso di rinascita e come “la disabilità sia solo negli occhi di chi la guarda. La comunicazione è importante e per questo giro l’Italia per raccontare la mia storia, ma siamo ancora indietro su questi temi. E lo sport, a tutti i livelli, può essere uno strumento per cambiare il modo di vedere le persone con disabilità”. Sul fronte della parità dei diritti, ha parlato della proposta di legge sulle pari opportunità degli atleti con disabilità fisiche e sensoriali nei Gruppi Sportivi Militari e Corpi dello Stato (Decreto Legislativo n. 36 del 28 febbraio 2021), di cui è prima firmataria: “Permette l’accesso ai gruppi sportivi militari anche alle persone con disabilità, così che siano riconosciuti diritti come le tutele sanitarie, i contributi e lo stipendio”.
Tra il pubblico tanti sportivi e associazioni di primo piano, dalla “Granda Waterpolo Ability” con 5 atleti della nazionale paralimpica di pallanuoto, a Corrado Barbera, giovane talento cuneese dello sci alpino che a 20 anni ha già vinto due ori ai mondiali junior, in combinata e in slalom. Ma non solo. Francesco Bisotto e Lorenzo Codarini del Cuneo volley di A2 e con loro anche i ragazzi della pallavolo paralimpica del “Sitting Volley Cuneo”. E ancora i campioni dell’“Accademia di Scherma Marchesa” di Torino che hanno già raggiunto i più alti traguardi nazionali e mondiali con la spada, accompagnati dal presidente dell’Accademia, Michele Torella, dal maestro Andrea Pelissetti e dal commissario tecnico della Nazionale Italiana di Spada, Dario Chiadò.
Sul palco è stata poi la volta di un altro campione sia sul fronte agonistico che professionale, Franco Arese. Classe 1944, di Centallo, mezzofondista e primatista italiano, già campione europeo sui 1.500 metri a Helsinki, nel 1971. Ha guidato Asics Italia per 31 anni e oggi, insieme alla famiglia, è alla testa dell’azienda finlandese Kahru. Anche Arese ripercorre la sua esperienza personale, mentre scorrono le immagini delle sue gare: “Vengo da una famiglia di contadini che acquistarono una tabaccheria a Cuneo, in via Roma, per permettermi di studiare. Dopo il diploma, mi sono subito dato da fare. E dopo varie esperienze a Torino, ho iniziato a lavorare per l’Asics, prima come agente e poi da imprenditore. Ho avuto la fortuna di realizzarmi, come sportivo, in un mondo del lavoro legato allo sport”.
Alessandro Trovati, fotografo sportivo milanese tra i più importanti sulla scena internazionale, ha spiegato le difficoltà della sua professione e le emozioni di realizzare immagini che segnano la storia. Sullo schermo oltre 40 immagini iconiche che fermano atti unici, perfetti e irripetibili. Racconta Trovati: “La fotografia giusta, perfetta, è frutto di un istante. Un solo attimo che capita al momento giusto, nel posto giusto, e molto spesso dopo anche nove ore che sei sul posto a seguire gare, allenamenti e dietro le quinte delle competizioni sportive”.
Il presidente Albertengo ha preso la parola per ringraziare i presenti e sottolineare gli obiettivi raggiunti da Confapi Cuneo negli ultimi anni, frutto di una grande lavoro di squadra: “La nostra associazione rappresenta la cultura, la creatività e il talento imprenditoriale di quelle piccole medie industrie che sono il motore trainante di una delle più importanti aree industriali di sviluppo economico del Paese, la Granda. Aziende che rappresentano un modello culturale e sociale legato al territorio nel quale operano”.