Con la conversione in legge a dicembre di un decreto di ottobre sono state confermate alcune esenzioni a beneficio del settore produttivo, tra i più colpiti dalla pandemia. Il Comune di Saluzzo, con una delibera di giunta di metà dicembre, aveva già stabilito la validità degli sgravi approvati a maggio e in vigore in un primo tempo fino al 31 dicembre, fino al termine dell’emergenza sanitaria.
Ora l’iniziativa dello Stato garantisce la durata almeno fino al 31 marzo e, allo stesso tempo, l’arrivo di fondi al Comune per “coprire” i mancati introiti previsti.
Nello specifico, negozi e attività artigianali di asporto cibi e bevande che utilizzano porzioni di strade e piazze per esporre la merce all’esterno, per garantire il distanziamento sociale ed evitare assembramenti all’interno di locali e dehors, saranno esonerati dal pagamento del canone dovuto per l'occupazione di spazi e aree pubbliche fino, appunto, al 31 marzo 2021. Il provvedimento statale riguarda anche i mercati perché prevede l'esenzione fino alla stessa data del canone dovuto per l'occupazione temporanea del suolo pubblico per l’esercizio del commercio su aree pubbliche. E’ stato stanziato dallo Stato, a ristoro delle minori entrate dei Comuni, un fondo da 82,5 milioni di euro per tutta l'Italia per il 2021.
Il Comune di Saluzzo con la decisione di dicembre ha inoltre previsto di prorogare, con riferimento al perdurare dello stato di emergenza Covid-19 e fino alla sua cessazione, l' esenzione della Tari (Tassa rifiuti) dovuta per dehors già autorizzati, per tutto il periodo di sospensione dell’attività e di quella dovuta in riferimento a maggiori o nuove superfici aperte per gli arredi esterni dei dehors degli esercizi di somministrazione alimenti e bevande ed eventuali occupazioni con strutture mobili per la somministrazione.
"Con questa misura del Governo – dice l’assessore alle Attività produttive del Comune di Saluzzo Francesca Neberti – è giunta una conferma della positività delle nostre iniziative di maggio e dicembre per garantire un supporto ai settori commerciale e artigianale, maggiormente colpiti dalle restrizioni anti-Covid e desiderosi di riaprire e riprendere a lavorare, sempre assicurando il distanziamento e la sicurezza di operatori e clienti".