Si è conclusa lo scorso 15 dicembre la lunga maratona dei "Luoghi del Cuore" che ha visto tra gli indiscussi protagonisti i "Castelli Tapparelli d’Azeglio" di Lagnasco. L’XI^ edizione del Censimento dei luoghi Italiani da non dimenticare, indetta dal Fondo per l’Ambiente Italiano con il supporto di Intesa Sanpaolo, ha visto la partecipazione di migliaia di beni sparsi in tutta la penisola, a conferma delle bellezze artistiche, storiche e paesaggistiche che il nostro Paese puó vantare.
Consolidata a metà dicembre la classifica dei voti on-line e dei voti raccolti manualmente fino allo scorso 18 ottobre, attualmente i Castelli Tapparelli occupano la 19^ posizione a livello nazionale con 5.160 voti, quarto "Luogo del cuore" in Piemonte e primo in provincia di Cuneo. A febbraio sarà resa nota la classifica definitiva, con l’incremento dei voti cartacei inviati al FAI entro lo scorso 15 dicembre, da cui si attende un incremento notevole, forti dei 7.689 voti raccolti negli ultimi due mesi sui moduli cartacei che dovrebbero attestare le preferenze totali a 12.849!
Nell’attesa di capire a quale posizione finale di classifica corrisponderà, resta la certezza di aver svolto un grande lavoro di squadra, con un risvolto promozionale e d’immagine importante per i Castelli, che nella prossima primavera dovrebbero finalmente poter riaprire al pubblico grazie ai lavori di adeguamento del percorso museale alle disposizioni in materia di sicurezza. L’iniziativa è stata promossa dall’amministrazione comunale, che ha trovato il fondamentale supporto di un apposito Comitato, denominato "Riapriamo i Castelli di Lagnasco", costituito per l’occasione.
"A conclusione di questa lunga ed avvincente maratona durata sette mesi - commenta il sindaco Roberto Dalmazzo a nome di tutta l’amministrazione comunale - il nostro ringraziamento più grande va ai volontari del Comitato che si sono prodigati in ogni modo per promuovere l’iniziativa e raccogliere voti con l’unico disinteressato obiettivo di far conoscere e dare visibilità ai nostri Castelli. Grazie a tutti gli Enti, le Associazioni, le Scuole, i Comuni di mezza provincia, che ci hanno sostenuto in questa nostra campagna promozionale, con una visione territoriale che ha superato inutili e limitanti campanilismi".
"Ringrazio il Comune di Lagnasco per avermi affidato l’importante incarico di rappresentare l’Associazione "Riapriamo i Castelli di Lagnasco" - commenta il presidente Filippo Marenco De Rossi di Santarosa - dandomi così la possibilità di condividere un’importante esperienza culturale di valorizzazione, non solo dei magnifici Castelli, ma di tutto il Territorio. Ringrazio, altresì, i volontari tutti e la Pro Loco per la preziosa collaborazione che hanno prestato nello svolgimento dell’attività di raccolta dei voti, senza i quali non sarebbe stato possibile raggiungere questo straordinario risultato. Preziosa, inoltre, la partecipazione dei bambini delle scuole, che sono stati coinvolti nel Progetto, poiché la conoscenza del valore storico e culturale di tale Patrimonio permetterà loro di continuare nell’opera di custodire e prendersi cura dei Castelli. Ora, grazie all’impegno economico della Fondazione della Cassa di Risparmio di Saluzzo e del Comune di Lagnasco si potranno effettuare i lavori necessari per permettere la riapertura dei Castelli, speriamo già in occasione di "Fruttiinfiore". Alle tantissime persone che hanno contribuito alla raccolta firme porgo i più sentiti ringraziamenti per la loro generosità e disponibilità".
Impossibile ringraziare singolarmente tutti coloro che hanno collaborato senza il rischio di dimenticare qualcuno, talmente sono stati in tanti ad aver creduto in questa campagna. Menzione a parte per i testimonial che hanno sostenuto pubblicamente il voto ai Castelli di Lagnasco: gli ex calciatori Claudio Marchisio, Federico Chiesa, Fabio Grosso, Sandro Cois, Gianluca Pagliuca e Attilio Lombardo, il capitano del "Cuneo Volley" Iacopo Botto e la pallavolista del "Cuneo Granda" Noemi Signorile.
Una “scelta di cuore” sicuramente utile al raggiungimento dell’obiettivo insito nel motto dell’associazione: "Abbiamo ancora tanto da svelare" che si richiama al celebre dipinto della dama velata custodito nel maniero.