Reciprocità, inclusione, allegria e leggerezza: sono le parole scelte per riassumere l’anno di attività svolte nell’ambito del progetto “A.B.C PER INVECCHIARE BENE - Apprendimento Benessere Comunità”, iniziativa dedicata al sostegno degli anziani fragili nelle valli Varaita e Po-Bronda iniziata nel novembre 2023 che si è conclusa nel pomeriggio di giovedì 26 settembre con un evento conviviale nel Salone comunale di Venasca, al quale hanno preso parte amministratori locali, beneficiari e operatori del progetto. Durante l’evento è stato proiettato un video con un riassunto per immagini delle attività svolte, che ha suscitato applausi e risate di partecipazione nel ricordo della bellezza delle animazioni, della vivacità e anche dell’importanza della relazione che si è creata tra gli anziani che hanno partecipato alle attività e l’équipe che le ha proposte. A seguire sono stati presentati i risultati raggiunti e, dopo un piccolo rinfresco, ci si è spostati nei giardini pubblici di via 2 Giugno per l’inaugurazione di una panchina blu e un acero, simboli di incontro e confronto intergenerazionale.
Nei saluti iniziali, il vicesindaco di Venasca Maurizio Madala ha sottolineato l’impatto positivo del progetto: «Ho visto nel video tante persone felici, in questo periodo in cui ci sono purtroppo tante motivazioni per essere tristi, noto con grande piacere come siate riusciti a creare una serie di occasioni positive, che ci auguriamo possano proseguire».
Era presente anche la presidente dell’assemblea dei sindaci del Consorzio Monviso Solidale Stefania Dalmasso: «Il progetto ABC è iniziato con una analisi dei bisogni dalla quale è emerso che la necessità per gli anziani del territorio montano sono quelle di aumentare la socializzazione, aumentare la mobilità con attività fisiche e di svago e condividere i saperi trasmettendo le proprie conoscenze alle nuove generazioni. Oggi qui c’è la restituzione del grande lavoro svolto dagli operatori e la presenza degli anziani è la prova tangibile del risultato ottenuto. Credo che sia necessario dare continuità a progetti come questo anche per sostenere un cambiamento culturale rispetto all’idea di invecchiamento».
Cristiana Bertaina, responsabile dell’Area Progetti del Consorzio, ha infine evidenziato l’importanza del gioco e della convivialità nel processo di invecchiamento attivo: «L’uomo non smette di giocare perché invecchia ma invecchia perché smette di giocare e questo concetto è un motore potentissimo per creare progetti sociali sul territorio che spesso si possono realizzare anche senza grossi budget economici. Questo progetto si è inserito nel solco dei precedenti #com.viso e IncL, resi possibili grazie al programma Interreg Alcotra, e ne rappresenta la continuazione ideale: grazie a fondi regionali e comunali e grazie anche al PNRR si sono trovate le risorse per rifinanziare queste fondamentali attività. Oggi quindi non parliamo di termine delle attività ma di chiusura di un progetto: lavoreremo per far proseguire ancora questo lavoro di animazione territoriale».
Il progetto ha coinvolto un totale di 50 persone che hanno partecipato a 14 incontri con cadenza quindicinale; sono stati organizzati anche una gita a Finale Ligure, con 36 partecipanti, e due pranzi comunitari che hanno visto la partecipazione di circa 100 persone in totale. Le attività sono state guidate da un’equipe multidisciplinare composta da educatrici professionali, Angelica Barral e Anna Pegoraro della Cooperativa Caracol, e operatrici sociosanitarie, Silvia Di Ceglie della Cooperativa Quadrifoglio e Lauretta Ferrua del Consorzio Monviso Solidale. Il valore aggiunto di questo progetto è stato proprio l’incontro tra due professionalità diverse e complementari nella cura nei confronti degli anziani, che consente di ottenere ottimi risultati.
“A.B.C PER INVECCHIARE BENE” è stato elaborato dal Consorzio Monviso Solidale, ente capofila che ha collaborato per la sua organizzazione con le Unioni Montane Varaita e Comuni del Monviso, l’Università Popolare della Valle Po, la Croce Rossa di Melle e la Proloco di Paesana. Si è inserito nel solco di precedenti esperienze come i progetti #com.viso e IncL, realizzati grazie al programma Interreg Alcotra. Il finanziamento è stato garantito dalla Regione Piemonte, con un cofinanziamento dell’ente capofila. Il progetto ha riproposto un modello di approccio alla cura che integra i bisogni sanitari e quelli sociali e aggregativi, mettendo al centro il concetto di animazione di comunità, creando occasioni di incontro e di scambio intergenerazionale e nel contempo costruendo e sperimentando una rete assistenziale di prossimità per la gestione sul territorio delle problematiche sociosanitarie di primo livello, avendo il supporto di una rete di servizi e con il lavoro di operatori multidisciplinari.