Riceviamo e pubblichiamo dalla Diocesi di Saluzzo.
Stiamo per vivere un Natale ben diverso dal solito: è questo un Avvento in cui, diversamente da quanto è sempre finora accaduto, alla gioia si mescola lo sgomento di fronte al dilagare di un contagio che semina una così lunga scia di morte. Alla catastrofe sanitaria si aggiunge quella economica, che pesa soprattutto sulle famiglie più povere, nelle quali la perdita del lavoro, che spesso era solo saltuario e irregolare, ha l'effetto di trasformare la povertà in miseria, facendo mancare ogni più esiguo mezzo di sostentamento.
In un simile contesto, è più che mai necessario trarre ispirazione dalla più autentica tradizione cristiana per vivere l'esperienza gioiosa del Natale nella dimensione della carità, tendendo le mani all’altro, come ci insegna Papa Francesco. Per questo abbiamo pensato di proporre per il giorno dell'Epifania una raccolta in chiesa di prodotti alimentari da destinare alle Caritas parrocchiali e vicariali, per la loro successiva distribuzione alle famiglie indigenti.
A voi chiediamo di divulgare l'iniziativa nelle vostre Parrocchie, nella forma che ciascuno riterrà più utile per assicurarne il successo. Noi cercheremo di utilizzare tutti gli strumenti di comunicazione per darle il necessario rilievo a livello diocesano. Crediamo che l'invito alla donazione sarà più efficace se orientato ad un ristretto gruppo di prodotti, quelli che scarseggiano maggiormente nei punti di distribuzione della Caritas: olio, tonno e carne in scatola, caffè, detersivi.
Ci sembra particolarmente suggestiva l'idea di associare il dono del cibo ai poveri al dono che i Re Magi portarono a Gesù il 6 gennaio, giorno della raccolta. Sarebbe un bel modo, per la nostra comunità diocesana, di dare un’impronta evangelica al nostro Natale, spesso troppo consumistico.