“Questa convenzione testimonia in modo concreto ed emblematico che gli ospedali sono sempre più in rete tra di loro. Saluzzo è un ospedale per acuti, inserito a pieno titolo nella rete provinciale.” Lo ha detto Francesco Magni, direttore generale dell’Asl CN1, questa mattina in occasione della firma dell’accordo con l’azienda ospedaliera S. Croce e Carle di Cuneo per l’attivazione, a Saluzzo, dal mese di settembre, dell’attività di ricostruzione mammaria sulle donne che sono state sottoposte nell’Asl CN1 a intervento per tumore al seno.
Poche settimane fa l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta aveva parlato di rilancio dell’ospedale, oggi la Direzione Generale dell’Asl, con l’attivazione di un nuovo importante servizio, conferma che la strada tracciata è quella (a dicembre erano partiti gli interventi in sala di Urologia).
“Il percorso diagnostico terapeutico assistenziale – puntualizza il direttore sanitario di Presidio Giuseppe Guerra – nasce in una convenzione già esistente con il S. Croce per attività di Neuroradiologia, di Neurochirurgia, di Medicina penitenziaria”. Per il chirurgo plastico era già previsto l’intervento nella prima fase, quella demolitiva, oggi si amplia l’offerta per la parte ricostruttiva dove sono interessate circa 30 donne l’anno.
Una collaborazione tra aziende, che deve proseguire e ampliarsi. Corrado Bedogni è direttore generale del S. Croce: “Dobbiamo offrire l’intervento giusto nel momento giusto al paziente giusto, possibilmente vicino a casa. Occorre continuare su questa linea, tenendo in conto sia le esigenze organizzative sia i costi. Mi auguro si possa proseguire con altre discipline.”
“Sono sinergie non scontate - commenta Alberto Rivarossa, responsabile della Chirurgia plastica del S. Croce – e rappresentano un esempio virtuoso di rete ospedaliera. A noi professionisti interessa la collaborazione anche in ambiti più ampi, per frenare la mobilità passiva e divenire attrattivi. Per questa ragione partecipiamo a gruppi di confronto nel torinese e organizziamo ogni anno un congresso di chirurgia mammaria per approfondire le novità.”
Gli interventi saranno eseguiti il lunedi, giorno ideale per degenze di 3-4 giorni in un presidio dove si effettua attività chirurgica in week-surgery.
Alessio Garetto è lo specialista della struttura di Ginecologia, con responsabilità sulla parte senologica: “La collaborazione con Rivarossa dura da diversi anni e questo ulteriore tassello è importante anche nell’ottica della percezione della qualità da parte della paziente. Nel 2016 sono stati 180 i nuovi casi di tumori mammari operati a Savigliano, dato che ha consentito di raggiungere l’obiettivo fissato dalla Rete oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta. Di questi casi, 34 sono stati operati a Savigliano in collaborazione con Rivarossa e la sua équipe. I casi sono in aumentati per attrattività anche da altri Distretti.”
Presente alla firma del protocollo anche Andrea Bianciotto, che dirige la struttura complessa di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Savigliano: “Oggi la Medicina è cambiata tanto e il medico non è più un uomo solo. Sono cambiate le conoscenze e le tecnologie e questo ci obbliga a cambiare atteggiamento.”
Soddisfatto il sindaco di Saluzzo Mauro Calderoni: “La firma di questo accordo è l’ulteriore dimostrazione che la Direzione pone attenzione su questo ospedale. A noi tutti il compito di far capire che l’organizzazione è cambiata, che non si possono replicare gli stessi servizi a pochi chilometri di distanza. Occorre fare rete. Da settembre si aggiungerà un altro servizio nell’ospedale di Saluzzo, che già vanta un’offerta molto ricca e qualificata.”