Nuovo ed importante progetto per l'Amministrazione Comunale di Scarnafigi, realizzato dall'Ing. Arch. Danilo Picca in collaborazione con l'Ing. Alessio Barberis. Si tratta del progetto per “Lavori di Riqualificazione Piazza Parrocchia” sita nel concentrico del comune del Saluzzese.
L’Amministrazione Comunale intende proseguire l’opera di riqualificazione urbana del centro storico, che ha avuto il suo esordio con i lavori di ripavimentazione della Piazza Vittorio Emanuele, a partire dal castello fino alla casa di riposo “Regina della Pace” e un tratto di Salita Parrocchia, fino al portone del lato nobile del castello. Il percorso storico esegue un cammino pressochè circolare attorno alla chiesa parrocchiale: integrato a questo percorso vi sono alcuni anditi e slarghi, di cui il più importante è quello tra la Chiesa Parrocchiale e la ex-Chiesa della Confraternita, il quale per propria natura, diventa uno spazio adibito a piazza.
Il punto fondamentale dell'impostazione del progetto è l'individuazione delle interrelazioni fra lo spazio adibito a piazza e le abitazioni private che lo circondano, nei confronti del loro rapporto con le due chiese presenti e l'accesso alla scuola. In secondo luogo si è posta attenzione alla dotazione attuale degli impianti di servizio in sottosuolo e individuare quali sono e potranno essere le necessità per la part pubblica e privata. Inoltre, si tratta del nucleo storico di più antica formazione del Comune di Scarnafigi; storicamente risultava racchiuso nel muro del ricetto del Castello.
Tenendo presente i caratteri storici, architettonici e culturali della zona, seppur senza un vincolo specifico dalla Soprintendenza, l’intervento si adegua alla situazione esistente dialogando in accordo con i manufatti storici presenti. Il progetto della pavimentazione della piazza serve per ricucire il tessuto urbano irregolare dell'epoca medievale e unire concettualmente le due chiese con un sagrato: un cono visivo che assume il carattere di zona riservata e sacrale che le automobili sono indotte a percorrere a velocità ridotta, facendo perdere l'attuale prorompenza del traffico veicolare che si appropria ingiustamente di una zona importante, nel perimetro delle mura di quello che era il ricetto.
Una piazza che diventa il salotto buono della domenica, alla mattina per la preghiera e nel pomeriggio per lo svago ed il gioco degli scacchi, sottolineando e legando i tre valori essenziali della vita, lo spirito, la cultura ed il gioco. La nuova piazza diventa quindi un nodo in cui confluiscono gli interessi e le attenzioni di molti cittadini e di tutte le fasce d'età, caratterizzandosi di nuova vita e definendosi come luogo di incontro.
Assunti questi concetti, insieme all'intenzione di utilizzare la Pietra di Luserna nelle sue varie forme di posa (lastre, cubetti e liste), si è deciso di raggiungere il risultato estetico secondo un percorso progettuale che analizza le necessità funzionali, i requisiti dovuti all'uso e di resistenza all'usura, la manutenibilità, la praticità di utilizzo, nonché la versatilità nel riconfigurare lo spazio per le diverse necessita che possano presentarsi.
Il disegno della piazza consiste dunque nella relaizzazione di una zona a cornice che “riquadra” la piazza, regolarizzando visivamente i bordi attualmente definiti da allineamenti e inclinazioni diverse, in cui sono inseriti due camminamenti che collegano visivamente le facciate delle due chiese, con funzione di marciapiede lungo il loro percorso, determinando una zona di sagrato fra di esse caratterizzato da una pavimentazione diversa a sottolineare la sacralità ed importanza di tale spazio, ma che visivamente viene percepita come continua con il resto della pavimentazione della piazza per non perderne il carattere unitario.
Si utilizzano dunque diverse pose e pezzature della Pietra di Luserna alternando anche la qualità del materiale per realizzare effetti cromatici.
E' inserita una scacchiera in Pietra di Luserna e Granito Nero sul lato opposto della piazza rispetto al sagrato, in modo da separare “il sacro” ed “il profano”, pur facendoli convivere e condividere il luogo, così come avviene in ogni attività della vita.
li elementi della scacchiera possono essere lasciati in loco e/o messi a disposizione solo in particolari momenti e periodi dell'anno. La fontana esistente è recuperata posizionandola sulla parete confinante con la piazza dal lato della scuola, in modo da garantire comunque una presa d'acqua pubblica.