L’emergenza sanitaria non ha fermato (per ora) i progetti del Servizio civile universale della Provincia di Cuneo. I 39 progetti, suddivisi su 73 sedi con il coinvolgimento di 113 giovani volontari, sono iniziati ufficialmente il 15 gennaio scorso e quindi si dovrebbero concludere il 14 gennaio 2021, ma alcuni di questi sono stati sospesi dalla seconda settimana di marzo fino alla fine di aprile e dovranno recuperare il tempo perduto. L’ultimo gruppo dovrebbe concludere l’attività il 28 aprile prossimo. Molti progetti sono proseguiti regolarmente in presenza o in modalità da remoto, anche se sono stati ridefiniti negli obiettivi e per gli orari e comunque tutti i volontari sono stati disponibili alla rimodulazione.
Riorganizzando i progetti, è stata rivista anche la modalità d’impiego dei volontari anche in sedi diverse, collaborando con enti ed istituzioni anche non iscritti all’Albo del servizio civile universale, con lo scopo di impegnare i giovani in iniziative particolarmente utili in questa fase di emergenza. Tenuto conto delle circostanze particolari di quest’anno anche la programmazione futura ha subito rallentamenti.
Gli uffici della Provincia hanno presentato regolarmente i nuovi progetti 2021 entro la scadenza del maggio scorso, ma stanno ancora aspettando indicazioni dal Ministero sulla loro validazione e finanziamento. Il bando per il nuovo anno del Servizio civile universale è atteso a fine anno o al massimo ad inizio gennaio, poi sarà possibile presentare le domande. L’iniziativa è rivolta ai giovani dai 18 ai 28 anni che intendono impegnarsi per un anno al servizio di case di riposo, centri disabili, biblioteche, musei, parco fluviale e per la cura dell’ambiente e degli animali selvatici. Anche la Provincia ha ogni anno dei suoi progetti nel settore ambiente, prevenzione e monitoraggio inquinamento acque. Oltre alla formazione e all’acquisizione di competenze, i volontari ricevono crediti formativi, attestato di partecipazione, riconoscimento e valorizzazione delle competenze acquisite, valutazione dell’esperienza nei concorsi pubblici come servizio prestato presso la Pubblica Amministrazione e un assegno mensile di circa 433 euro. Si tratta di un’esperienza giudicata in questi anni molto positivamente non solo dagli enti che beneficiano della presenza dei giovani, ma dagli stessi ragazzi che per un anno fanno un’esperienza di solidarietà e cittadinanza attiva, a metà tra lavoro e volontariato.