Nel cuore della Valle Variata, nei boschi tra Melle e Frassino, un singolare cimitero stupisce i passanti. Poco visibile dalla strada principale, raggiungibile imboccando la strada per Borgata san Maurizio, è coperto da una fitta siepe e il cancello è decorato con due cani dorati per lato. È un luogo in cui riposano gli amici a quattro zampe.
“L’idea di dare luce a questa realtà è nata dalla morte del mio amato cane, un alano arlecchino”, spiega Nicola Bianco, fondatore del cimitero, che dal 2009 porta avanti questo progetto.
L’idea di dedicare uno spazio, per custodire i corpi di coloro che sono stati compagni di vita degli esseri umani, si concretizza attraverso rigorose pratiche che rendono l’inumazione dell’animale a tutti gli effetti analoga a quella umana. “Provvediamo all’inumazione dell’animale all’interno di contenitori antivirali biodegradabili, approvati dal servizio sanitario veterinario - aggiunge Nicola - seguita dall’apposizione di una lapide con il tondo in ceramica. Siamo inoltre l’unica realtà in Italia che permette all’animale di riposare nello stesso luogo per sempre”. Il proprietario ha quindi la garanzia, certificata nero su bianco, che la salma non venga mai spostata dal luogo di sistemazione.
Nicola cerca sempre di soddisfare le richieste di tutti i proprietari, che arrivano da diversi luoghi d’Italia, facendo attenzione a rispettare scrupolosamente le norme imposte dal caso:
“Il cane deve essere dotato di microchip o di numero di tatuaggio, per il gatto l’importante è che il padrone firmi un’autocertificazione che ne confermi la proprietà”. Inoltre è necessaria una certificazione veterinaria che attesti che l’animale non sia deceduto per malattie trasmissibili all’uomo. La realtà collabora anche con le scuole e le famiglie, e realizza giornate all’insegna dell’inclusività:
“Nel 2017 abbiamo realizzato un evento con ragazzi autistici”. Le giornate con i bambini, invece, prevedono la collaborazione di operatori con cani addestrati e la partecipazione delle forze dell’ordine, per sensibilizzare i più piccoli sul tema degli animali.
“In seguito alla visita al cimitero, i ragazzi acquisiscono una sensibilità maggiore del profondo collegamento esistente tra l’animale e il suo padrone”, dice Bianco. Proprio per i più piccoli è stato aperto un sito internet apposito:
cimiteroperanimalicuneo.it.
Dal 2010, poi, Nicola è anche leader di un’associazione, che collabora con altre realtà cuneesi, finalizzata all’adozione di animali randagi. Tale sensibilità nei confronti degli amici a quattro zampe si estende agli umani: “Diamo la possibilità di visitare una lapide, su prenotazione tramite Whatsapp, per permettere a chi lo desidera di stare in solitudine in questo luogo”. Una volta al mese, invece, i cancelli vengono aperti al pubblico per dare l’occasione a chiunque di visitare il parco. “Durante le nostre aperture domenicali molti, che comunque non possiedono cani o gatti, vengono a trovarci e tutti escono con il sorriso”, continua Nicola. Nel 2017, in seguito alla richiesta di Bianco, la Curia vescovile ha consentito al sacerdote di Sampeyre di benedire tutte le lapidi. Un gesto di apertura da parte della Chiesa che è stato particolarmente apprezzato da Nicola, che ha deciso di impostare quel luogo secondo il suo credo religioso, ma sempre rispettando profondamente le altre confessioni: “Nel cimitero c’è posto per tutti e tutte. È curioso vedere - aggiunge - persone di origini e estrazioni sociali diverse unirsi nella memoria degli amici che non ci sono più e condividere insieme i ricordi più belli”. Proprio per permettere a chi è stato particolarmente colpito dal lutto, Bianco mette a disposizione un’esperta in grado di fornire supporto psicologico adeguato.
“Come sarà il cimitero dopo di me? Ci sarà mia figlia a raccogliere il testimone, unendo questo filo che mi auguro possa continuare per sempre”, conclude Nicola Bianco.