Un crowdfunding del territorio, una raccolta fondi “dal basso” promossa dai Comuni del Saluzzese per ampliare e potenziare il reparto Dialisi dell’ospedale civile di Saluzzo. L’antefatto: da tempo il territorio saluzzese chiede l’implementazione dei posti dialisi in città a servizio dei numerosi utenti della zona che, altrimenti, devono “viaggiare” anche 3 volte alla settimana fino a Cuneo, Mondovì o Ceva. Regione e Asl Cn1 concordano sull’operazione, ma mancano i fondi. Il progetto prevede infatti costi per 1 milione 550 mila euro.
Negli scorsi mesi il sindaco di Saluzzo Mauro Calderoni ha incontrato più volte l’assessore regionale Luigi Icardi e il direttore dell’azienda sanitaria Giuseppe Guerra. I tre hanno raggiunto un accordo: gli enti locali del quadrante Nord Ovest della provincia, quelli su cui insiste l’ospedale cittadino, si “autotasseranno” per coprire una gran parte delle spese previste. Del progetto si è parlato anche nella Consulta dei sindaci del Saluzzese dove tutti i primi cittadini e i rappresentanti degli enti hanno garantito la partecipazione alla raccolta fondi. L’opera di sensibilizzazione per il crowfunding sarà portata avanti anche tramite le associazioni di volontariato, “Officina delle Idee” in testa, coinvolgendo imprenditori e cittadinanza.
Così, lunedì sera il Consiglio comunale saluzzese, su proposta della Giunta Calderoni, ha dato il via libera all’unanimità ad utilizzare 500 mila euro dell’avanzo di amministrazione per la riqualificazione dell’ospedale. Anche numerosi altri Consigli comunali delle Terre del Monviso hanno approvato delibere analoghe, che potranno essere quantificate al termine della tornata dei relativi consigli. La Regione, dal canto suo, ha garantito uno stanziamento di 300 mila euro. "Questo investimento degli enti locali del distretto – ha spiegato Calderoni -, tutti compatti, è una eccezione nel panorama regionale e forse nazionale. Un passo decisivo per la tutela del bene primario per eccellenza delle nostre popolazioni, cioè la salute".
"Benchè non ci competa – ha aggiunto -, investire 700 mila euro (oltre ai 500 mila di Saluzzo, 200 mila da altri enti, associazioni e privati) sul nostro ospedale non può che favorirne la funzione di presidio di un territorio difficile, prevalentemente rurale e montano, con gravi problemi di viabilità e collegamenti". Il primo cittadino, dal Consiglio comunale, ha fornito alcuni aggiornamenti: "Questo è solo uno dei passi che il Saluzzese ha fatto e farà per aumentare la qualità dell’offerta sanitaria della zona: nelle prossime settimane le associazioni di volontariato di settore avvieranno una campagna di sensibilizzazione, lo stesso faranno i Comuni verso cittadini ed aziende. Intanto, plaudiamo la nomina del nuovo primario di Medicina Luca Dutto a cui facciamo gli auguri di buon lavoro, l’attivazione del servizio di Diabetologia e, in prospettiva, auspichiamo che il piano Arcuri stabilizzi definitivamente un qualificato Centro per le Patologie respiratorie ed un reparto dedicato all’ospedale di comunità. Rilanciamo, inoltre, la disponibilità a collaborazioni strutturate con l’ospedale di Cuneo per ridurre le liste d’attesa di Oculistica e Chirurgia. Tutto questo è possibile poichè l’assessore regionale Icardi è persona leale, rispettosa delle dinamiche istituzionali ed ha accettato di percorrere con noi strade nuove per dare risposte efficaci ai bisogni sanitari emersi con la pandemia, nella certezza che tutto ciò rappresenti anche l’opportunità per superare definitivamente vecchie problematiche. Di fronte ad una emergenza ci si può rintanare in attesa che passi o la si può affrontare con coraggio ed innovazione: Saluzzo ed il Saluzzese dimostrano di avere questo secondo approccio".
Le tre Unioni montane del territorio saluzzese hanno già votato nei rispettivi consigli gli stanziamenti a favore dell'ospedale. Silvano Dovetta (sindaco di Venasca) presidente dell'Unione Valle Varaita: "Quando c'è di mezzo la Sanità, tutti siamo uniti e tutti nella nostra vallata hanno risposto positivamente, ognuno secondo quanto aveva a disposizione a bilancio".
Emidio Meirone (sindaco di Sanfront) a capi dell'Unione del Monviso: "Ci siamo confrontati nel Consiglio dell'Unione e anche la minoranza si è trovata d'accordo. A tutti è sembrato giusto spendersi per migliorare l'ospedale di Saluzzo". Fabio Bruno Franco (sindaco di Bagnolo) guida l'Unione Barge Bagnolo: "È davvero un bel segnale che tutti gli enti locali del territorio abbiano voluto fare la propria parte per il presidio sanitario di riferimento, cioè l'ospedale saluzzese". Giancarlo Panero, sindaco di Verzuolo, è anche presidente dell'assemblea del Consorzio Monviso solidale: "Con questi stanziamenti da parte di tutti gli enti mandiamo anche un segnale di condivisione alla Regione: l'ospedale di Saluzzo è l'ospedale di questo territorio e tutti cofinanziamo il suo rilancio".
"L’ospedale saluzzese è di tutti e serve a tutti – dice Riccardo Ghigo, sindaco di Scarnafigi e presidente dell’associazione di Comuni Octavia – e l’ampliamento della Dialisi eviterà a tutti dei viaggi in altre sedi. Plaudiamo all’iniziativa del sindaco di Saluzzo. Noi facciamo la nostra parte".