Un nuovo soggetto industriale per la trasformazione della frutta prodotta nell’areale saluzzese e saviglianese è prossimo a vedere la luce. Mercoledì 25 luglio, la FruttinNova Spa si è aggiudicata all’asta l’immobile ex Origlia di Savigliano, dismesso dal 2013. Il complesso è di dimensioni considerevoli: 15.900 mq di superficie coperta su un’area complessiva di circa 26.000 mq. Il prezzo di aggiudicazione è stato di 1.235.000 euro.
“La scelta di cambiare location, rispetto ad una costruzione ex novo – spiega l’amministratore delegato e presidente della società, Marco Buttieri - è stata dettata da due fattori: la possibilità di entrare sul mercato già nel 2019 e l’accordo con AMI (Acque Minerali D’Italia) per la produzione del retail ovvero dei succhi in bottiglia”.
Nell’accordo è compresa anche la quota del 50% della Energy Savigliano, proprietaria dell’impianto fotovoltaico posto sul tetto del fabbricato di un MW di potenza. “Abbiamo voluto tener conto – aggiunge Buttieri – di due aspetti importanti: da un lato, il recupero di un sito industriale inutilizzato e, dall’altro, l’utilizzo di energia alternativa “pulita”. Si tratta di un’operazione cruciale per il comparto frutticolo del Piemonte Sud, che si prefigge di intercettare parte di quei 120 milioni di chili di frutta da industria che ogni anno vengono trasferiti dal Cuneese al Trentino o all’Emilia. Con l’acquisizione della sede il progetto passa alla fase esecutiva. Finalmente, dopo anni, la provincia di Cuneo, terzo areale frutticolo d’Italia, grazie anche e soprattutto a capitali attratti da Lombardia ed Emilia, avrà in loco un’industria di trasformazione che il comparto aspettava da anni. Sono certo che si andranno a determinare interessanti opportunità per tutta la filiera”.
Se non si frapporranno ostacoli, lo stabilimento dovrebbe essere pronto nella primavera del prossimo anno.