PONTECHIANALE - Un progetto per estendere il periodo di apertura del Colle dell'Agnello

Prevedrebbe l’installazione di un sistema di monitoraggio delle valanghe e interventi strutturali di difesa

14/03/2025 11:27

Lo scorso 31 gennaio si è chiuso il terzo bando per la selezione di progetti singoli della Programmazione 2021-2027 nell’ambito del Programma di cooperazione Territoriale Transfrontaliera Interreg VI-A Italia – Francia ALCOTRA, a cui la Provincia di Cuneo ha aderito con 5 proposte progettuali (sulle 34 totali presentate entro la scadenza). Alcune di esse costituiscono la naturale prosecuzione di iniziative già avviate nel precedente settennato, altre invece sono inedite, come ad esempio il progetto denominato RESIL-AV, che coniuga i due termini francesi RÉSILience e AValanche ovvero “Resilienza” e “Valanghe”. Inserita nell’obiettivo 2.IV (che si propone di “Promuovere l’adattamento ai cambiamenti climatici e la prevenzione dei rischi di catastrofe”) la proposta intende migliorare la previsione locale del pericolo di valanghe e di rafforzare i servizi pubblici di sorveglianza e prevenzione dei rischi sulla viabilità transfrontaliera del Colle dell’Agnello.
 
Con una quota di 2.748 metri sul livello del mare, il Colle dell’Agnello è infatti il secondo valico automobilistico più alto d’Italia (di soli 10 metri inferiore al passo dello Stelvio) e il terzo d’Europa (non distante dai 2770 metri del Col de l’Iseran) e rappresenta un collegamento strategico tra il Saluzzese e il territorio francese del Queyras anche se, a causa delle frequenti precipitazioni nevose che caratterizzano l’autunno inoltrato e l’inverno, la sua operatività è attualmente limitata a circa 4 mesi all’anno (dalle metà di giugno alla metà di ottobre).
 
Il principale obiettivo del progetto RESIL-Av è appunto quello di estendere il periodo di apertura del transito transfrontaliero, per migliorare gli scambi tra i due territori di confine, oltre a migliorare le condizioni di sicurezza con cui sono effettuate le attività di sgombero neve che precedono l’apertura al transito, in particolare a riguardo del pericolo valanghe. Il versante italiano del valico è infatti caratterizzato da numerosi siti in cui il distacco improvviso di masse di neve impatta con il tracciato della Strada Provinciale 251; la messa in atto di sistemi di contenimento avrebbe quindi come duplice vantaggio la riduzione di tempi e costi delle attività di sgombero neve e la possibilità di anticipare l’apertura al transito della tratta italiana.
 
Per prima cosa verrà elaborato un piano di monitoraggio a supporto dei tecnici esperti (AINEVA e tecnici delle commissioni locali valanghe) che sono incaricati di valutare lo scenario di pericolosità contingente. Per facilitarli nel loro compito il progetto prevede l’installazione di alcuni sistemi di monitoraggio, tra cui una stazione nivometeorologica automatica in località “Grangia del Bersagliere” (alla quota di circa 2300 m s.l.m.) per integrare le informazioni fornite dalle stazioni di Arpa Piemonte, alcune paline nivometriche nelle zone di distacco maggiormente significative e infine una stazione di video-monitoraggio in località “Rifugio Mario Bottero”, a supporto delle letture delle paline nivometriche ma anche del trasporto eolico in quota.
 
Questa strumentazione consentirà di supportare la decisione in merito alla chiusura/riapertura della sp 251 che sarà effettuata dalla Provincia di Cuneo di concerto con il dipartimento delle Haute Alpes, sulla base sia del piano delle procedure già definito e sia del protocollo istituzionale transfrontaliero già sottoscritto con le autorità francesi.
 
In aggiunta al sistema di monitoraggio verranno predisposti inoltre degli interventi strutturali di difesa e protezione per mitigare il rischio di valanghe nel tratto iniziale della strada di accesso al colle: è prevista l’installazione di opere di tipo attivo in legno, interventi di rimboschimento alle quote che risultano già in parte boscate e opere di tipo passivo come rilevati paravanghe in grado di riparare la carreggiata stradale dai distacchi di neve.
 
Il progetto RESIL-AV vede il coinvolgimento di più soggetti: il ruolo di capofila è stato assegnato all’Université Savoie Mont Blanc di Chambéry-France, affiancata per parte francese da Département de la Savoie, ALEA e data-avalanche.org; nel nostro versante delle Alpi i soggetti coinvolti saranno, oltre alla Provincia di Cuneo (in particolare il settore viabilità Cuneo Saluzzo, quale gestore delle viabilità di accesso al colle dell’Agnello), la Regione Piemonte, il Politecnico di Torino e la Fondazione Montagna Sicura di Courmayeur.
 
In caso di approvazione, il progetto prenderà avvio nell’autunno 2025 per una durata di 36 mesi. Il costo previsto è di 1.878.720 euro, di cui 290.000 a disposizione della Provincia di Cuneo, che non dovrà predisporre alcun cofinanziamento.
 
Il budget destinato all’ente provinciale è stato determinato secondo questa ripartizione previsionale: 170.000 euro per infrastrutture e lavori, 62.000 per attrezzature e servizi, 46.400 per il personale, 6.960 di spese di ufficio e amministrative e infine 4.640 per spese di viaggio e soggiorno (nella quota di finanziamento gestita dalla Provincia è prevista anche la spesa del certificatore di primo livello). Si tratta di cifre soggette a possibili variazioni: gli importi precisi saranno infatti disponibili all’atto dell’eventuale approvazione della proposta progettuale: la selezione dei progetti da approvare da parte del Comitato di Sorveglianza avverrà entro l’estate del 2025.

c.s.

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