L’Amministrazione comunale di Verzuolo partecipa all’odierna Giornata Internazionale dell’Anziano. "Quest’anno, causa la pandemia di Covid 19, è una giornata particolare - spiegano la consigliera comunale Livia Barale e il sindaco GianCarlo Panero -. Infatti, il rischio di emarginazione ed impoverimento è molto reale. Si sta anche radicando la discriminazione basata sull’età con politiche inadeguate. Si aggravano gli stereotipi che rendono l’anziano sinonimo di fragilità, vulnerabilità e dipendenza".
Sono 1945 i cittadini verzuolesi con più di 60 anni, ben il 30% del totale della popolazione. "Il settore sanitario e sociale deve territorializzarsi maggiormente. Verzuolo in materia ha la “Casa della Salute” che deve prevedere più interventi di assistenza domiciliare - continuano i due amministratori -. Pochi giorni fa il Consiglio comunale ha chiesto alla Regione di riconoscere i 20 posti letto riconquistati per la non autosufficienza alla Casa di riposo “Vada”. La convenzione con l’Asl servirebbe a contenere le rette".
A Verzuolo molti anziani sono membri attivi della società e, anche grazie al volontariato, continuano a dare un contributo essenziale nella comunità in cui vivono. "I meno giovani stanno dimostrando di essere un solido pilastro di resilienza nelle famiglie e nella comunità verzuolese - concludono Barale e Panero -. I più giovani, gruppo colpito invece dall’incertezza e dalle restrizioni, sta reagendo con la spinta alla solidarietà e all’azione. I meno giovani e i più giovani contribuiscono a riscoprire la comunità e a rafforzare l’unione". La comunità (Verzuolo conta 6437 abitanti) dovrà intervenire per affrontare la questione demografica con particolare attenzione alla famiglia.