A Racconigi, in occasione del Giorno della Memoria, sono in programma numerose iniziative, con l’obiettivo di ricordare e far riflettere sulla tragedia che è stata la Shoah. Gli eventi sono organizzati dal Comune, l’Istituto Arimondi Eula, l’Istituto Muzzone, l’ANPI e Progetto Cantoregi.
Venerdì 24 gennaio, alle ore 18:30, sarà inaugurata presso la chiesa di Santa Croce (via Morosini) la mostra itinerante “Shoah: l'infanzia rubata”, realizzata dall’Associazione Figli della Shoah. La mostra ripercorre idealmente la negazione dei diritti dei bambini ebrei durante gli anni della persecuzione nazifascista: le piccole vittime innocenti della Shoah furono un milione e mezzo.
L’ingresso all’evento è libero e gratuito, fino a esaurimento posti. L’esposizione sarà visitabile da sabato 25 gennaio a domenica 2 febbraio, il sabato e la domenica dalle ore 10 alle 12 e dalle 16 alle 18. In settimana sarà possibile accedere alla mostra solo su prenotazione, chiamando il numero 366-4246356.
Lunedì 27 gennaio invece, alle ore 20:30, la Soms di via Carlo Costa ospiterà il professor Gigi Garelli, direttore dell’Istituto Storico della Resistenza di Cuneo, che dialogherà sul tema “La Shoah e i bambini”, con gli studenti dell’Istituto Arimondi Eula e con la classe terza del corso musicale dell’Istituto Muzzone. Ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti.
Infine, il 27 e 30 gennaio, sempre alla Soms, gli studenti della scuole medie e superiori di Racconigi avranno la possibilità di vedere il film “L’ultima volta che siamo stati bambini” di Claudio Bisio.
“Il Giorno della Memoria è una data fondamentale per non dimenticare la tragedia che è stata Shoah e per fare in modo che eventi simili non accadano mai più. Quest’anno, con le iniziative organizzate nel nostro Comune, abbiamo scelto di focalizzarci sui più fragili: i bambini. Le vittime innocenti della Shoah, un milione e mezzo di bambini, sono il simbolo di un orrore che non possiamo permettere che venga dimenticato. Inoltre, oggi come allora, in molte parti del mondo, i bambini continuano a vivere situazioni drammatiche, lontano dalla possibilità di un'infanzia serena. È nostro compito come comunità ricordare, riflettere e impegnarci affinché il dolore di quelle vittime non venga mai cancellato dalla storia -commenta la consigliera con delega all’istruzione Elisa Reviglio- È molto importante inoltre il grande l'apporto dato dalle scuole nell'organizzazione di queste iniziative ogni anno: la memoria continuerà ad essere tale nella misura in cui i nostri ragazzi la terranno viva nel tempo". Nella locandina l’illustrazione realizzata dalla studentessa Chiara Mazzan della classe 2L (Liceo Scientifico).