Ad un anno dall’originale mostra olfattiva “Smelling the World”, che nel 2023 ha contribuito a fare conoscere le attrattive di Savigliano ad un ampio pubblico, arte e cultura delineano un nuovo inconsueto percorso artistico che connoterà l’autunno 2024. Periodo in cui Savigliano, piccolo gioiello della piana cuneese, si rivela meta ideale per un excursus da Alba e dalle vicine Langhe, indiscussa culla gastronomica e ribalta della Fiera Internazionale del Tartufo di Alba (12 ottobre – 8 dicembre).
Il prologo di una stagione dagli alti contenuti culturali prenderà il via il 7 settembre nelle sale auliche di Palazzo Muratori Cravetta, residenza dove soggiornarono il Re di Francia Francesco I (1515) e l’Imperatore Carlo V (1536), da quest’anno parte dell’Associazione Dimore Storiche Italiane, con una mostra che vuol essere un viaggio tra le tre più importanti realtà museali saviglianesi, la Gipsoteca Davide Calandra, il Museo Ferroviario ed il Mùses (Accademia europea delle essenze). Mostra patrocinata dal Comune di Savigliano e realizzata grazie al supporto dell’Associazione Culturale Stendhal, alla forte personalità delle sue fondatrici che hanno immediatamente creduto nel progetto dei due artisti. L’Associazione nasce proprio con lo scopo di portare alla luce gli artisti presenti sul territorio, metterli in contatto tra loro creando connessione e contaminazione e far conoscere le loro opere.
“Gessi, profumi e rotaie” - questo il titolo dell’esposizione, visitabile fino al 6 ottobre, vede protagoniste centocinquanta immagini (fotografie e tecniche miste) realizzate con la tecnica della cianotipia che ricostruiscono un singolare percorso, frutto di un lavoro durato oltre un anno da parte degli autori Michelangelo Biolatti e Biagio Di Niquilo, uno saviglianese doc e l’altro d’adozione che hanno realizzato immagini di forte impatto anche per chi già conosce i tre musei in quanto la loro visione sposta il punto di vista dal consueto, il banale, il “dejà vù” a favore di una diversa prospettiva estetica.
Caratteristico ed affascinante il colore “Blu di Prussia” delle Cianotipie (kyanos in greco identifica i colori scuri ed in particolare le sfumature del blu) che dona una particolare suggestione d’altri tempi alle opere. La tecnica utilizzata risale infatti al 1842 e segna il primo importante traguardo nell’evoluzione della tecnica fotografica.
Si prosegue e dal 26 ottobre fino al 2 febbraio 2025 Palazzo Muratori Cravetta ospiterà la mostra “Elio Garis. La materia dello spirito. Genesi dell’opera. Genesi della mostra”.
L’artista, attivo dal 1975, vanta una carrellata di mostre e molteplici riconoscimenti e un numero notevole di commissioni pubbliche per opere scultoree. Fra queste, la più recente è Circùito, scultura/installazione dedicata a Gianni Agnelli nella sua Villar Perosa in provincia di Torino, e due opere nella stessa Savigliano.La mostra, in questo caso, non è pensata in un’ottica meramente espositiva, ma con lo scopo difar convivere due momenti esperienziali, quello dedicato espressamente all’artista e quello delle riflessioni visive e comunicative degli studenti coinvolti. Un doppio registro che ha suggerito i due sottotitoli con cui la mostra si presenta al pubblico.
Il primo intento è la volontà di creare un racconto visivo che intende portare lo spettatore dentro all’opera, dal suo concepimento fino alla sua definizione finale. Attraverso bozzetti, disegni preparatori e fotografie si instaura un dialogo nel rispetto per il pubblico senza cui, per certi versi, lavita delle opere non esisterebbe. Dal disegno alla pittura, alle ceramiche, ai vetri, gessi, marmi, vetroresine fino ai ferri e alle fusioni; attraverso le sale si sviluppa il racconto di quarant’anni d’arte in cui il dialogo con la materia “tutta la sua opera, ha a che fare con lo spirito, in virtù del fatto che la materia, anzi le materie che utilizza, divengono o sono il tramite per muoversi in una dimensione spirituale”.
Altro punto relazionale del progetto è l’intenzione di concepirlo stabilendo un rapporto, articolato, con gli studenti dell’Istituto “Cravetta-Marconi”, soprattutto dell’Indirizzo “Grafica e comunicazione” in cui insegna il curatore del progetto della mostra, Marco Filippa.
Molto entusiasta l’Assessore alla Cultura, Roberto Giorsino, per questo doppio appuntamento con l’arte, secondo due diversi approcci. "La realizzazione della mostra “Gessi, Profumi e Rotaie” - dichiara l’assessore - frutto di un lavoro di ricerca mediante una visione, non convenzionale e inedita, mette in luce un patrimonio artistico che Savigliano può vantare ma che spesso viene trascurato e sottovalutato perché dato per scontato. Linguaggio ed approccio artistico diverso per la Mostra di Elio Garis, che per la città di Savigliano rappresenta una grande opportunità, sia per l’importanza dell’artista, sia perché, grazie all’esposizione delle Sue opere a Palazzo Muratori Cravetta, sarà possibile ripercorrere alcune delle tappe che ne hanno caratterizzato la poliedrica vena artistica. Per questo motivo, voglio ringraziare sentitamente Elio Garis, che ha voluto esporre alcune delle sue creazioni nella nostra realtà, nell’ambito di un progetto formativo che coinvolge allievi e Docenti del corso grafico dell’Istituto Professionale Cravetta-Marconi".
Alcuni docenti dell’Istituto interessati a sviluppare il progetto hanno infatti preso parte a incontri di avvicinamento all’opera dell’artista che li hanno portati a confrontarsi e riflettere apertamente, sull’azione creativa, sulla funzione dell’arte, etc. Da questi momenti, documentati attraverso report fotografici, sono scaturiti i pensieri dei ragazzi attraverso un dibattito, sotto forma di think tank. Un’esperienza che ha ispirato pensieri e riflessioni degli stessi allievi, di cui una selezione costituiranno le didascalie delle opere esposte in mostra.
Un ulteriore livello di coinvolgimento degli studenti dell’Indirizzo Grafica e comunicazione, ha portato a studiare il progetto del catalogo e degli apparati comunicativi correlati all’evento espositivo. Tutte le diverse fasi saranno documentate per essere esposte negli spazi di una mostra che si può realmente definire “esperienze parallele”.
Piccoli gruppi di studenti, inclusi quelli dell’indirizzo Turistico, saranno poi coinvolti anche nell’allestimento della mostra e nella guardiania, fungendo quindi da guide al pubblico. Dopo l’inaugurazione verrà pubblicato un doppio catalogo, che racconterà la doppia anima del progetto documentando il progetto fino alla fase di allestimento.
Per info sullo spazio espositivo:
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