SAVIGLIANO - Dai ragazzi del liceo Artistico di Saluzzo progetti per migliorare gli spazi della Rianimazione di Savigliano

I progetti finali sono stati presentati nei giorni scorsi presso il Monastero della Stella alla presenza di docenti e personale medico infermieristico

28/04/2025 15:39

Una importante sinergia tra servizi sanitari, studenti e insegnanti ha prodotto alcuni progetti per migliorare gli spazi del reparto di Rianimazione dell’ospedale di Savigliano. Questa opportunità per rendere il luogo di cura sereno e accogliente è arrivata dalla collaborazione con il liceo artistico di Saluzzo: i ragazzi del triennio, coordinati dai loro insegnanti, hanno studiato la planimetria della Rianimazione e hanno ascoltato le testimonianze di alcuni operatori e di familiari di ricoverati, per cogliere le necessità e le caratteristiche principali di un reparto di area critica.
 
Il contributo della scuola
Gli studenti hanno quindi elaborato una serie di progetti artistici e architettonici con lo scopo di abbellire e personalizzare gli angoli del reparto, sia nella corsia di degenza, sia nelle camere dove avvengono i colloqui con le famiglie. Mettendo a frutto la loro fervida creatività e competenza in ambito artistico, hanno quindi realizzato complementi d’arredo, illuminazioni, pannelli, impianti audio, che sono sì progetti di arredamento ma soprattutto veri e propri laboratori di empatia. La collaborazione con i ragazzi ha colto appieno lo spirito dell'approccio umanizzato alle cure, ha avvicinato l'ospedale alla società civile e ha permesso di porre le basi per future collaborazioni
 
L'umanizzazione delle cure è un modello assistenziale che pone al centro il malato, inteso nella sua interezza fisica, psicologica e socio-familiare - spiegano i sanitari -. Essa si basa sul coinvolgimento attivo del paziente e dei suoi familiari nel processo di cura, con l'obiettivo di rendere l'esperienza di malattia umana, atraumatica, senza dolore, grazie anche, tra le altre cose, alla presenza di spazi resi accoglienti e rassicuranti”.
 
È un modello al quale la Rianimazione di Savigliano ha aderito da anni, favorendo l'ingresso ai parenti dei ricoverati per dieci ore al giorno, dando grande importanza al momento del colloquio con i familiari che vengono coinvolti nelle decisioni prese sul paziente (shared decision making), creando tra paziente, familiari e operatori sanitari una relazione di alleanza costruita quotidianamente con la presenza attiva della famiglia alla vita di reparto. Questa scelta ha permesso di restituire dignità al paziente e alla sua famiglia, e agli operatori di maturare consapevolezza grazie alle tante storie di vita con cui vengono a contatto ogni giorno.
 
I progetti finali sono stati presentati nei giorni scorsi presso il Monastero della Stella di Saluzzo (Fondazione CRS) alla presenza di docenti e personale medico infermieristico della Rianimazione di Savigliano. Inoltre altri sanitari e specialisti in arte terapia si sono collegati via webex per assistere alla presentazione dei lavori. Nel mese di maggio verrà scelto un progetto tra quelli presentati e sarà decretato il vincitore.

c.s.

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