Marco Buttieri, 43 anni, è il nuovo vicepresidente dell’ATC (Agenzia Territoriale della Casa) del Piemonte Sud che comprende le province di Cuneo, Asti e Alessandria. Per il professionista saviglianese si tratta di un ritorno, dal momento che già in passato, prima dell’accorpamento, aveva ricoperto la carica di presidente dell’ATC Cuneo.
La formalizzazione della sua vicepresidenza è avvenuta mercoledì 9 gennaio ad Alessandria nel corso della prima riunione del nuovo cda presieduto dall’avvocato Paolo Caviglia. Il presidente ha assegnato a Buttieri la delega a “seguire e controllare l’andamento dell’amministrazione con riferimento agli obiettivi decisi dal Consiglio di amministrazione sul territorio provinciale della sede di Cuneo”. Inoltre, gli è anche stato affidato il compito di “curare i rapporti istituzionali con le Amministrazioni locali, la Prefettura e altri Enti ed associazioni”.
Commenta Buttieri: “E’ un piacere poter riprendere un ruolo operativo in ATC dopo cinque anni dalla fusione. Ci sono ancora tante cose da fare per migliorare il settore dell’edilizia sociale sul nostro territorio. Il mio primo impegno – spiega - sarà quello di contrastare i “furbetti” del reddito zero e garantire le manutenzioni degli immobili nonostante le nuove norme fiscali decise dal governo creino non pochi problemi”.
Uno dei primo nodi che si troverà ad affrontare il nuovo cda è infatti proprio quello relativo alla reintroduzione dell’Imu sulle case popolari, settore già pesantemente segnato dalla mancanza di risorse per le manutenzioni. “Il Governo parla di rilancio del settore casa ma in realtà, con questa decisione – osserva Buttieri -, lo mette in grave difficoltà. Le Atc del Piemonte dovranno scegliere se manutenere i tetti, gli ascensori, abbattere le barriere architettoniche o pagare l’Imu”.
Sul tema, in occasione dell’approvazione della manovra finanziaria, è intervenuta di recente anche Federcasa, la federazione che riunisce a livello nazionale 74 enti che da quasi un secolo costruiscono e gestiscono abitazioni sociali, realizzate con finanziamenti pubblici, ma anche con fondi propri e tramite prestiti agevolati. Si tratta di quelli che un tempo erano denominati “Istituti autonomi per le case popolari”, alcuni dei quali sono ancora in via di trasformazione in Aziende e che gestiscono un patrimonio di quasi 900 mila alloggi, destinato ad un’utenza con reddito basso o medio.
L’assemblea generale di Federcasa, nell’esprime forte preoccupazione per l’introduzione dell’Imu per le abitazioni di edilizia agevolata, aveva rivolto un accorato appello al premier. Buttieri si è fatto portavoce di questa istanza rivolgendosi a sindaci e amministratori locali.
“Credo serva una mobilitazione di tutti i rappresentanti del territorio. Altrimenti – sostiene - un settore che in Piemonte riguarda più di 50 mila nuclei familiari e dà lavoro a centinaia di imprese edili e a tanti artigiani rischia il tracollo”. Nel nuovo cda dell’Atc Piemonte Sud siedono altri due cuneesi: il saviglianese Gino Garzino, presidente uscente e l’albese Mario Canova oltre all’architetto alessandrino Barbara Beatrice Bovone. Revisore effettivo è stato designato il dottor Floreano Locatelli; revisore supplente il dottor Silvio Tosi.