Con l’arrivo della stagione calda parte a Racconigi il piano di lotta alle zanzare, che ha l’obiettivo di contrastare la diffusione e proliferazione di questo insetto. Ad occuparsi del problema sarà Moreno Dutto, entomologo referente per il Comune nell’ambito del progetto per il controllo dei vettori della Regione Piemonte.
Con l’adesione del Comune al progetto regionale saranno introdotte innanzitutto attività di monitoraggio delle varie specie di zanzare, in particolare Aedes albopictus, nota come zanzara tigre, e Culex pipiens, la comune zanzara notturna, al fine di conoscere il grado di infestazione e di distribuzione a livello comunale. Contestualmente saranno mappati i punti sensibili, ossia quelle aree che versano in condizioni ambientali/strutturali che permettono la proliferazione delle varie specie. Durante tutta l’estate-inizio autunno saranno inoltre effettuati, da una ditta specializzata, dei trattamenti, nelle aree pubbliche, a carico dei siti di sviluppo larvale.
“I problemi problemi legati alle zanzare, oggi come ieri, sono essenzialmente il fastidio e la possibile trasmissione di agenti infettivi. Il fastidio è associato alle reazioni post-puntura (pomfi pruriginosi) e può raggiungere livelli così intensi da rendere invivibili gli spazi aperti molti infestati, comportando un conseguente declassamento della qualità della vita –commenta Dutto- Questo declassamento della qualità della vita associato alle zanzare è una problematica che, nelle nostre zone, si è fatta sentire con l’arrivo e l’insediamento stabile della zanzara tigre che punge di giorno e all’aperto ed è particolarmente attratta dall’uomo. Attualmente i pericoli maggiori sono rappresentati dal virus West-Nile, trasmesso dalla zanzara notturna, e da infezioni virali “tropicali”, come ad esempio il Dengue, quest’ultimo agente infettivo può essere introdotto da soggetti infetti provenienti da aree geografiche dove il virus è endemico e può potenzialmente essere trasmesso dalla zanzara tigre (Aedes albopictus) in loco”.
Oltre al piano portato avanti dal Comune, sono tante le azioni che gli stessi cittadini possono mettere in campo per salvaguardare i propri terreni: “Proprio negli orti e nei giardini si trovano i siti dove le zanzare possono deporre le uova e dare avvio al ciclo di sviluppo che avviene in raccolte d’acqua stagnante. Ottimi siti di sviluppo sono rappresentati dai sottovasi, dai contenitori (secchi, annaffiatoi, ecc.) utilizzati per la raccolta dell’acqua per l’irrigazione degli orti, raccolte d’acqua nelle caditoie, nelle gronde e nei fossi, laghetti, oppure ancora, da raccolte d’acqua che si formano in rifiuti abbandonati (teli plastici, copertoni, ecc.). Di conseguenza il cittadino può intervenire impedendo che le larve in sviluppo diventino zanzare adulte. Quest’ultimo obiettivo può essere raggiunto semplicemente avendo cura, ad esempio, di vuotare sul terreno asciutto contenitori/sottovasi ogni 5-6 giorni, introdurre i pesci nei laghetti ornamentali e proteggere con zanzariere le raccolte d’acqua utilizzate per irrigare gli orti. In ultimo si può fare ricorso a specifici prodotti contenenti batteri che determinano la morte delle larve”, prosegue Dutto.
É sconsigliato invece l’impiego di insetticidi abbattenti, perché offrono una protezione limitata nel tempo, in quanto agiscono sulle conseguenze del problema e non sulle cause, e concorrono ad aumentare il grado di contaminazione chimica ambientale.
"Come promesso in autunno, sta partendo a Racconigi il piano di lotta alle zanzare, che prevede di allinearsi alle misure sanitarie in corso a livello regionale, consentendo di evitare situazioni di criticità e di disagio per la popolazione cittadina”, concludono dal Comune di Racconigi.