L’associazione “Amici dell’ospedale” di Savigliano ha donato all’ospedale altre due importanti apparecchiature di ultima generazione: una colonna per endoscopie alla chirurgia generale e un ecografo portatile per la dialisi per un costo complessivo di circa 120 mila euro.
“Le donazioni sono sempre gradite - afferma il direttore generale Giuseppe Guerra - e rappresentano un ottimo supporto in un momento di difficoltà nel reperire risorse, anche se noi quest’anno investiamo circa 7 milioni. Tra l’azienda e gli Amici c’è un rapporto di reciproca fiducia, ci si vede spesso e ci si confronta”.
L’associazione è anche un’utile antenna sul territorio. Lo sottolinea il presidente Valerio Maccagno: “Il nostro intento è aiutare i cittadini ad accedere a servizi sempre migliori e non facciamo mai mancare il nostro contributo, pur senza occupare spazi di gestione che spettano alla direzione generale. Sono in arrivo gli arredi per la Radiologia e un’apparecchiatura destinata all’Urologia. E a giorni partirà lo screening dell’oculistica con le scuole dell’infanzia di Savigliano finanziato dalla nostra associazione”.
Sul territorio non mancano le sinergie: l’ecografo è stato acquisito con il contributo di un benefattore saviglianese, il geometra Benedetto Valinotti, mentre per la colonna parte del finanziamento arriva dalla Fondazione della Cassa di risparmio di Savigliano.
Le caratteristiche delle apparecchiature le spiegano i due direttori. Marita Marengo per la Nefrologia e Dialisi: “Disponevamo soltanto di un ecografo abbastanza obsoleto e anche di difficile fruizione. Il nuovo strumento è anche utilizzato in Pronto soccorso e in dialisi per valutare i reni e le vie urinarie oltre che per la valutazione e il monitoraggio dei pazienti che dovranno sottoporsi a dialisi e che necessitano di un accesso vascolare. In generale l’ecografo è ormai uno strumento essenziale, per valutare i pazienti in diversi contesti, l’esame costa poco e non è invasivo”.
Luca Petruzzelli (presente con il responsabile dell’endoscopia, Paolo Viazzi): “Negli ultimi anni l’evoluzione tecnologica anche in endoscopia è stata eccezionale e oggi possiamo disporre di una nuova apparecchiatura che è il top di gamma e che ci aiuta ad esaminare meglio un paziente spesso con destino chirurgico”.