Progetto Cantoregi è lieta di annunciare la sua nuova casa: è il salone sociale, nel centro storico di Racconigi (Cn), appartenuto alla Società Operaia di Mutuo Soccorso (Soms) ora ristrutturato dal Comune, attuale proprietario. Aggiudicandosi la locazione dell’immobile tramite avviso di gara pubblica a fine dicembre 2018, Progetto Cantoregi gestirà lo spazio per sei anni, al costo di 6.000 euro l’anno.
L’edificio di via Carlo Costa veniva utilizzato dalla Soms come sala di proiezioni cinematografiche, salone per le feste di comunità, spazio per eventi creativi, con grande vivacità soprattutto negli anni Settanta e Ottanta. Torna ora a nuova vita, a nuovo polo culturale cittadino, con un ideale passaggio di testimone a Progetto Cantoregi, che proprio come le Società Operaie di Mutuo Soccorso pone da sempre al centro i valori dell’impegno sociale, della solidarietà, del bene della comunità. Fare della ex Soms la Casa di Progetto Cantoregi era stato inoltre il sogno di Vincenzo Gamna, fondatore e regista dell’associazione, alla ricerca di uno spazio che potesse offrire una sede per accogliere membri, cittadini e tutti coloro che si riconoscevano nel percorso della compagnia, pensando a progetti comuni.
Attività culturali, proiezioni cinematografiche, spettacoli e laboratori teatrali, momenti letterari, mostre. Innumerevoli le attività che Progetto Cantoregi organizzerà. A Partire dall’ideazione di un nuovo festival culturale, pensato dal presidente dell’associazione Marco Pautasso: Cunei-Forme, un festival diffuso sul territorio cuneese che, partendo proprio dalla nuova sede unirà nel nome della cultura e della condivisione più comuni del territorio, ospitando spettacoli, concerti, mostre e incontri letterari.
Ma l’ex sede Soms sarà anche la casa della comunità, delle associazioni e dei cittadini che vorranno proporre iniziative e attività. Si potranno così trovare: corsi di lingue, di musica, di canto, di danza, di movimento e benessere (dallo yoga, allo shiatsu, alla meditazione), una sala prove per gruppi musicali, laboratori di sartoria e cucito, corsi di disegno, per bambini e non, una ludoteca, un co-working, eventualmente sportelli informativi di consulenza e spazi di ascolto gratuiti, uno spazio di ritrovo e di attività per le tante associazioni operanti sul territorio, uno spazio aperto anche alla collaborazione con aziende, società del territorio e con la Soprintendenza Beni Architettonici del Piemonte. Il Salone sarà anche il luogo dove si potrà leggere un libro, una rivista, un quotidiano, sorseggiando una bibita o un caffè. O dove si potrà prendere un aperitivo con gli amici.
«Affinché la Soms possa esprimere al meglio tutto il suo potenziale – spiega Marco Pautasso, presidente di Progetto Cantoregi – occorreranno pochi ma mirati interventi correttivi sulla struttura, che lo possano così rendere uno spazio fruibile e utilizzabile per più finalità, e quindi davvero polivalente nel senso più pieno e autentico del termine. Confidiamo possa divenire in poco tempo uno spazio di comunità, un luogo che s’incarichi di essere generatore di prossimità nel contesto socio-territoriale di riferimento, e quindi non solo per tutti i cittadini e le cittadine racconigesi, ma anche per gli abitanti dei comuni vicini. Vorremmo poterlo trasformare in una sorta di permanente laboratorio di idee, uno spazio partecipato e multiculturale a vocazione pubblica, multifunzionale e aperto a tutti. Per intendersi, una via di mezzo, mutatis mutandis, tra le felici esperienze delle Case del Quartiere di Torino e le Social Street di Bologna, perseguendo obiettivi concreti: l’inclusione sociale e il ritorno ad un senso di comunità, recuperando e reinterpretando il ruolo che le Soms assunsero originariamente. Un processo forse lento, a lungo termine, e in continuo divenire, che possa trovare in questo spazio il proprio incubatore, surrogando in parte il ruolo aggregante che alcune storiche agenzie sociali come gli oratori e le società sportive ricoprivano in passato e che è andato via via scemando. Il nuovo salone dovrà trasformarsi in un luogo dove si smetta di ragionare per categorie separate (famiglie, studenti, immigrati, giovani, anziani) e ci si senta invece parte di una sola comunità, per quanto piccola possa essere. Un luogo dunque di connessione sociale, che risponda a un crescente e diffuso bisogno di socialità, che venga percepito anche come presidio umano e si faccia motore di aggregazione giovanile spontanea, obiettivo tutt’altro che scontato nell’era dei rapporti virtuali. Ma che nello stesso tempo non dimentichi la fascia più anziana della popolazione e provi ad opporsi a quella crescente precarietà data dagli elementi tipici della società individualizzata, che la rendono sempre più esposta al rischio di votarsi ad una condizione di solitudine e isolamento sociale».
Progetto Cantoregi
L'impegno civile e sociale è al centro della ricerca espressiva di Progetto Cantoregi. L'attività della compagnia carignanese prende il via nel 1977, grazie all'idea del regista e autore Vincenzo Gamna di creare un teatro popolare capace di coinvolgere l'intera comunità in tutte le fasi di preparazione e realizzazione di una pièce, una sorta di autodrammi sul modello del gruppo del Teatro Povero di Montichiello in Val d'Orcia. Progetto Cantoregi trae la propria denominazione da un progetto, commissionato dai Savoia nel XVIII secolo, per la costruzione di un teatro nella città di Carignano, ideato dall'architetto Pietro Maria Cantoregi, che però non venne mai realizzato. Assumendo il nome di Progetto Cantoregi, la compagnia ha inteso affermare la propria vocazione progettuale, volta ad una teatralità popolare, vagante, senza fissa dimora, come in una perenne bohème di ricerca. Le sue proposte espressive si ispirano in particolare alla storia contadina e degli eroi del quotidiano. Dal 2001 al 2017 ha organizzato il festival La Fabbrica delle Idee a Racconigi.
Info: 335.8482321 – 338.3157459 – www.progettocantoregi.it – info@progettocantoregi.it Fb Progetto Cantoregi – Tw @cantoregi