Dieci chili di tajarin preparati, 90 uova utilizzate, 7 sughi realizzati (dal ragù alle verdure, dai gamberoni ai lupini) e soprattutto tante persone da tutta la provincia di Cuneo che ancora una volta hanno preso parte ad una serata che usa la cucina come pretesto per abbattere le barriere generazionali, culturali e sociali. Ha colpito nel segno la serata “Nonn'insegnami” del progetto Oceano di Oasi Giovani, dedicata ad un piatto tipico della tradizione piemontese: i tajarin.
In cattedra, presso la cucina di palazzo Longis, l'esperta nonna Lucia da Boves. “Allievi”, tanti giovani da diverse città della Granda ed alcune realtà e associazioni. Come il progetto “Sai- sistema accoglienza e integrazione” ed i ragazzi diversamente abili del gruppo “Le nuvole”.
Tutti insieme hanno impastato, chiacchierato, riso e si sono raccontati in un piacevole clima di condivisione.
Neanche il tempo di raffreddare, che ora i fornelli di Oasi Giovani stanno per riaccendersi. Il prossimo appuntamento sarà nella serata di sabato 30 aprile, sempre a palazzo Longis: stavolta a guidare la brigata di cucina ci saranno ragazzi gambiani, nigeriani, etiopi, algerini e senegalesi, oltre a donne marocchine e del Mali. Si cucineranno insieme le specialità culinarie del continente africano. Per informazioni e prenotazioni: 333. 2742858