La cucina abbatte le barriere: generazionali, sì, ma anche quelle che in queste settimane tengono il mondo con il fiato sospeso. Venerdì sera – alla serata “Nonn'insegnami”, promossa dal progetto “Oceano” di Oasi Giovani di Savigliano– Russia ed Ucraina hanno cucinato insieme. Olga, ragazza russa giunta da Torino, e l'ucraino Varenyki, insieme a diversi altri ucraini, alcuni dei quali appena giunti in Italia, hanno trascorso una serata cucinando ravioli, forti dell'avere stesse tradizioni e stessa cucina.
Un bel messaggio di pace nel corso di una serata che si è rivelata un successo: a cucinare (e poi meritatamente a mangiare) nelle cucine di palazzo Longis sono state oltre 90 persone, di cui 40 adolescenti. 120 le dozzine di agnolotti preparati, secondo le tradizioni culinarie di sei Paesi del Globo. Dagli agnolotti (Piemonte) con Dana Crivello ai Culurgiones (Sardegna) a cura di Natascia Massa e l'associazione culturale sarda "Ichnusa" di Bra, dagli Jaozy (Cina) a cura di Matteo Ganci ai Derelye (Ungheria) con Natasa Csenki. Oltre, come detto, ai Varenyki dell'Ucraina e ai Pelmeni della Russia.
Alla serata hanno preso parte anche alcuni ragazzi del progetto “Sai – Sistema Accoglienza Integrazione” della cooperativa Orso, e alcuni ragazzi con disabilità del gruppo “Le nuvole”.
"“Nonn'insegnami” è l'iniziativa di Oasi Giovani che abbatte le barriere generazionali mettendo intorno ad un tavolo giovani e anziani, ma anche ragazzi disabili ed extracomunitari – dicono gli organizzatori –. Attraverso il pretesto della cucina due generazioni apparentemente distanti dialogano e si confrontano, scoprendo di avere un sacco di cose da raccontarsi".